Sui giochi di Filippo
I bambini ci parlano La rubrica settimanale a cura di Giuseppe Caliceti
I bambini ci parlano La rubrica settimanale a cura di Giuseppe Caliceti
Dall’inizio dell’anno, per dieci volte, è venuto a scuola un esperto di educazione fisica a farvi fare ginnastica: Filippo. Mi spiegate chi è come se io non l’avessi mai visto? Mi spiegate i giochi che ci ha insegnato?
«Filippo è abbastanza giovane, però ha i capelli un po’ grigi. E’ alto, forte». «E’ muscoloso». «I suoi sport sono parkur e nuoto. Lui fa questi sport». «Filippo è un allenatore di una squadra di pallacanestro o pallavolo, mi sembra. Lui è allenato. Ha le braccia forti. Ha le spalle grandi. E’ alto. Si vede che lui fa sport». «Lui viene da noi il martedì pomeriggio. Cioè, quest’anno è venuto. Ma solo dieci volte. A me sarebbe piaciuto di più. A me piacerebbe che lui continuasse a venire nella nostra scuola a farci fare ginnastica perché è simpatico e ci insegna tanti giochi divertenti». «Lui sa tanti giochi bellissimi e anche pericolosi». «Filippo è un atleta». «Filippo una volta, alla fine della lezione che ci ha fatto, mentre noi ci cambiavamo le scarpe, ci ha fatto vedere che si arrampicava alla pertica come una scimmia. Si arrampicava velocissimo». «A me piace stare con Filippo perché poi è anche simpatico. Fa sempre delle battute divertenti». «Se lui si arrabbia fa dei fischi con la bocca. Dei fischi fortissimi. Lui fa questi fischi perché noi certe volte non lo ascoltiamo abbastanza bene e facciamo troppa confusione e non siamo abbastanza attenti alle sue spiegazioni dei nuovi giochi e dopo non sappiamo come si fa a giocare e lui si arrabbia».
Quali giochi vi fa fare?
«Muraglia cinese. A me piace molto». «All’inizio ci fa riscaldare con degli esercizi che sono abbastanza faticosi, ma quasi sempre sono belli». «Spesso lui dice: “Zitti, non fate confusione, così possiamo giocare di più” e noi allora ci mettiamo in silenzio». «Comunque Filippo è molto forte e robusto. Poi se fa parkur non è vecchio, è giovane. Perché un vecchio non riesce a farlo». «Per me è molto agile». «Un gioco è la cipolla». «A me piacerebbe che fosse sempre martedì pomeriggio». «Lui non ha la barba e si veste sempre con la maglia bianca e i pantaloni neri della tuta. Lui si veste molto sportivo». «Ci fa fare la capriola». «Lui ci fa fare la Cipolla quasi tutte le volte che viene». «Lui si veste sempre in tuta, si veste sempre sportivo». «Ci fa mettere in fila e ci fa camminare in tanti modi diversi per riscaldarci: corriamo, camminiamo, facciamo l’uomo ragno e l’andatura di tanti altri animali». «A me piace la muraglia cinese». «Certe volte saltiamo sul mateaosso grande di gommapiuma. Lui ci dice: “Non abbiate paura!” Quando non ascoltiamo, lui fischia». «La cipolla è un gioco in cui noi bambini e bambine ci teniamo per mano». «Ci fa usare sempre i palloni piccoli». «A me piace andare in palestra perché noi abbiamo anche una bella palestra con il pavimento di parquet infatti per non sporcarlo dobbiamo sempre cambiarci le scarpe». «Lui non ha un fischietto, per fischiare usa la bocca e quando fischia, lui fischia così forte che è come tre fischietti insieme». «Di solito noi facciamo tanti esercizi diversi: capriole, salti». «A me piace giocare all’Uomo Nero o il gioco delle palle che si devono tirare da un campo all’altro e vince la squadra che alla fine, quando lui fischia, ha meno palle nel suo campo». «Per me Filippo è molto bravo e mi piace perché non è troppo cattivo e non è neppure troppo buono. Lui è giusto». «A me il gioco delle palle piace moltissimo però non mi piace se mi tirano apposta le palle in faccia». «Filippo è bello. Ha i capelli bianchi. Ha circa trent’anni. E’ atletico. E’ sorridente». «A me piace quando facciamo la corsa laterale». «Ci ha insegnato a fare sia la capriola in avanti e anche all’indietro. Lui tutte le volte ci dice:”Siete bravi, ma parlate troppo”». «Lui viene da noi altre due volte e dopo non viene più, quest’anno. Io spero che almeno torni il prossimo anno». «Lui ci fa sempre camminare sulla riga blu». «Le capriole all’indietro per me sono un po’ difficili ma ho imparato a farle». «Ci fa anche camminare sul muro della palestra». ”
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