Il governo inizia a fare il punto sul serio sulla possibilità di varare almeno in parte le riforme messe nero su bianco nel contratto con le cannoniere dello spread non solo puntate ma già in fase di tiro. Mentre il premier, il vice Di Maio, il sottosegretario leghista alla presidenza Giorgetti, i ministri dell’Economia Tria, degli Esteri Moavero e degli Affari europei Savona si riunivano in tarda mattinata a palazzo Chigi, lo spread s’impennava sino a toccare quota 270 punti. Più tardi, il differenziale è sceso sino a 251 punti, ma la tensione resta e il segnale su come rischia...