Su tutte le parti dell’albero
I bambini ci parlano La rubrica a cura di Giuseppe Caliceti
I bambini ci parlano La rubrica a cura di Giuseppe Caliceti
Chi m sa spiegare cosa è un albero?
«È una pianta». «Sono le foglie». «Dopo i rami fanno anche i fiori, le foglie, i frutti». «Io mi ricordo che però in inverno le foglie cadono dai rami, non sono verdi come sono adesso». «Noi abbiamo studiato che le foglie servono all’albero per respirare. Altrimenti l’albero muove. E’ come… Perché lui è come a testa in giù dentro l’aria e l’aria, per gli alberi, è come dell’acqua che noi, dentro l’acqua, non riusciamo a respirare. Invece per l’albero, per tutti gli alberi, l’aria è come l’acqua e allora ha bisogno delle foglie per respirare». «Più lui ha delle foglie, più respira bene. Perché le foglie sono verdi. Invece, se le foglie sono rosse o gialle, si sta ammalando la foglia, l’albero e dopo respira male e alla fine può anche morire. Infatti le foglie cambiano colore e dopo si…. Dopo cadono». «Noi abbiamo studiato che le piante, cioè gli alberi e le altre tante, sono esseri viventi perché è anche loro crescono e dopo muoiono come tutti gli esseri viventi». «I rami sono in alto e tengono in alto le foglie e gli altri rami più piccoli e anche i frutti. Ma ci sono anche degli alberi che non hanno frutti. Invece quelli che hanno i frutti si chiamano alberi da frutti».
E il tronco?
«Il tronco invece non si chiama tronco ma si chiama fusto. Il tronco sostiene la pianta dritta. Dentro al fusto passano l’acqua e l’altro cibo che mangia l’albero per vivere. Perché storto ci sono le radici, che poi sino come dei rami capovolti, però che non si vedono, perché sono sotto terra. Allora le radici succhiano l’acqua e poi il tronco le trasporto su fino ai rami». «I frutti nascono dai fiori». «I frutti contengono i semi che servono alla pianta per far nascere un’altra pianta. Perché tutte le piante nascono dai semi. I semi sono piccoli ma molto importanti. I semi sono come il cuore della pianta. Quando lei è piccolina. Ma dopo il seme cresce e nasce pian piano tutta la pianta». «Però le radici servono anche per tenere la pianta stretta alla terra, altrimenti quando c’è il vento forte la pianta e tutto l’albero potrebbero cacciare via». «Io so disegnare gli alberi. Tanti tipi». «È vero, ce ne sono di tanti tipi di alberi, non solo da frutto o non da frutto. Alberi alti, basso, larghi, molli, duri…»
Bravissimi. Avete spiegato tutto benissimo. Adesso mi parlate meglio di cosa abbiamo imparato sulle foglie?
«Anche le foglie sono tutte diverse come gli alberi. Perché ogni albero ha delle foglie diverse». «Sono come delle mani, le foglie. Infatti ognuno di noi ha delle mani diverse. Cioè, un po’ sono uguali e un po’ diverse». «Sono vedi». «Il bordo della foglia si chiama margine. Può essere liscio o non liscio»Poi abbiamo studiato che la foglia è come una moneta, cioè ha due facce». «Dopo abbiamo studiato che il picciolo è quel rametto morbido che tiene la foglia attaccata al ramo e quando si rompe la foglia cade a terra». «Le foglie hanno dei nomi diversi perché hanno delle forme diverse tipo ovale perché è ovale come un uovo. Oppure a cuore. Oppure palmata perché sembra la zampa di una gallina molto grande. Oppure lunga come una lancia, cioè a punta». «Poi nelle foglie ci sono come delle stradine piccolissime che si chiamano rughe nella mano invece nelle foglie si chiamano nervature, cioè come dei nervi. Sono come delle stradine, dei tubicini dove dentro passa l’acqua e le altre robe che mangia la pianta». «Perché anche se non ha la bocca, la pianta mangia ugualmente». «Poi per crescere non ha bisogno solo dell’acqua, però, ma anche del sole». «In Autunno e in Inverno io so che le foglie cadono dagli alberi perché dopo deve venire la neve». «Poi con le foglie si possono fare anche delle collane o dei cappelli un po’ strani». «Per me le foglie sono come dei pezzi di carta, però un po’ meno lisci e più freddi, più belli». «Noi abbiamo studiato che la carta nasce dagli alberi. Più ci sono alberi e più c’è carta. Però se usi troppa carta, dopo si devono uccidere troppi alberi e non è bello che ci sono pochi alberi perché è più bello se ci sono tanti alberi».
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