Su tre canzoni
I bambini ci parlano La rubrica settimanale di Giuseppe Caliceti
I bambini ci parlano La rubrica settimanale di Giuseppe Caliceti
Per la festa della scuola ogni classe presenterà delle canzoni o delle danze provenienti da vari paesi del mondo, paesi lontani. Questa canzone si chiama Todo Cambia. Todo vuol dire Tutto. Mi dite se vi è piaciuta? Ma poi ne impareremo altre provenienti da altri Paesi e poi sceglieremo quella faremo. Una sarà brasiliana, l’altra napoletana, anche se Napoli è sempre in Italia.
«Sì, a me è piaciuta perché è dolce». «A me piace come le altre che abbiamo fatto». «A me non tanto perché va un po’ troppo piano». «A me piace molto perché ha delle belle parole, un bel testo. Poi il ritmo è bello». «A me piace perché è dolce e poi nel ritornello c’è molta musica». «A me è piaciuta quando c’è il ritornello». «Mi piace quando dice che tutto cambia». «Per me è un po’ malinconica, un po’ nostalgica». «A me non è piaciuta perché era un po’ triste. E poi era un po’ sempre uguale». «A me piace quando dice che tutto cambia mano a mano». «A me il ritornello non piace perché è lento. Poi è un po’ noiosa perché cambiano le parole, è vero, ma la musica è quasi sempre uguale e così dopo un po’ diventa un po’ noiosa, insomma». «A me questa canzone piace molto perché poi noi insieme la cantiamo bene, ci salta fuori un bel coro quando la cantiamo».
Abbiamo fatto altre canzoni. Quale vi è piaciuta di più.
«A me quella di Napoli. Perché ha un bel ritornello». «a me O’ surdato ‘nnamorato». «A me piace perché è di Napoli, quella canzone. Perciò è piaciuta anche a me perché io sono di Napoli». «Io so che Napoli è in Italia, è sempre in Italia, ma a me piacerebbe che facciamo quella canzone lì». «A me piace quella del soldato innamorato perché ha una lingua strana napoletana con delle parole ridicole». «Mi sono piaciute tutte, a me. Anche La ragazza di Iapanema, quella brasiliana. Però con le parole in italiano, non in brasiliano». «Anche a me piacerebbe cantare la canzone napoletana anche se Napoli è in Italia ed è sempre una canzone italiana perché poi, secondo me, anche se alla festa della scuola dobbiamo cantare le canzoni dei paesi del mondo, anche Napoli è un paese del mondo». «A me è piaciuta di più quella napoletana perché il ritornello è bellissimo e poi c’è anche la voce da tenere lunga, come un cantante vero, quando dice Oi vita, oi vita mia».
Di cosa parla la canzone napoletana? L’avete capito?
«Sì. Io l’ho capito perché mio padre e mia madre e insomma, noi, la nostra famiglia, siamo napoletani e parliamo anche in napoletano, certe volte, non solo in italiano». «parla di un soldato che è innamorato della sua ragazza e dice che per lui, la sua ragazza, è la più bella del mondo. Lui dice che tra tutte le ragazze belle che ci sono al mondo, lei è ancora la più bella di quelle belle ragazze». «E’ una canzone d’amore. E’ una dichiarazione d’amore di un ragazzo per la sua ragazza». «A me piacciono le parole in napoletano perché sembrano un po’ un’altra lingua, come l’inglese, come l’arabo, ma se le guardi bene, sono sempre italiane, come parole». «A me piace la canzone napoletana perché è quella che ha il ritmo più veloce, più allegro, non solo perché è napoletana e ha le parole in napoletano». «Io sono indeciso tra la canzone brasiliana e quella napoletana perché mi piacciono tutte e due. Noi alla festa della scuola dobbiamo cantare solo una canzone o possiamo cantare anche due canzoni?» «Io le nostre canzoni, io e mio papà, le abbiamo trovate anche su You Tube e dopo io ho provato a cantarle insieme a mio padre». «A me è piaciuta la canzone brasiliana perché c’è la samba e si balla».
I consigli di mema
Gli articoli dall'Archivio per approfondire questo argomento