Per una delle nomine più delicate dopo lo scandalo che lo ha semi travolto un anno fa, il Csm si divide e un’inedita convergenza tra i consiglieri togati della corrente di sinistra e tutti i consiglieri laici eletti dal parlamento – di destra e dei 5 Stelle – manda l’ex presidente dell’Autorità anti corruzione Raffaele Cantone alla guida della procura di Perugia. Che non è l’ufficio di semi periferia che può sembrare, ma la sede inquirente che ha competenza nelle indagini che coinvolgono i magistrati del distretto giudiziario confinante: Roma. Dunque passa nelle mani di Cantone l’inchiesta scaturita dalle conversazioni...