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Su luoghi e funzioni

In queste settimane abbiamo studiato in geografica il rapporto che c’è tra luoghi e funzioni. Avete capito? Avete domande da fare? Chi mi sa spiegare? «Io ho capito che i […]

Pubblicato circa 9 anni faEdizione del 20 agosto 2015

In queste settimane abbiamo studiato in geografica il rapporto che c’è tra luoghi e funzioni. Avete capito? Avete domande da fare? Chi mi sa spiegare?

«Io ho capito che i luoghi sono i luoghi, le funzioni invece sono quello che fai». «I luoghi sono i prati, la scuola, il cortile, una stanza, una piscina, un bosco… Le funzioni sono…». «I luoghi sono il posto dove vai, dove stai, invece le funzioni sono quello che fai». «Se tu vai in palestra, la palestra è un luogo. Se invece fai ginnastica, quella è una funzione. Però se fai ginnastica in sala mensa, hai sbagliato». «Noi abbiamo studiato che in ogni posto dove vai, puoi fare certe cose, non altre». «Se tu vai a messa, puoi pregare. Ma se vai in piscina e inizi a pregare, non va bene, perché sei nel posto sbagliato per pregare. Il posto giusto è la chiesa». «Però puoi pregare anche in camera tua». «Sì, ma io intendevo la messa, non una preghierina».

Facciamo un gioco divertente: ditemi un luogo e poi mi dite la funzione sbagliata.

«Non ho capito». «Io sì: se tu vai in piscina a pregare». «Quello l’ho già detto io!» «Se tu vai al mare a studiare». «Se tu vai in un bosco dove ci sono tanti funghi e… Dormi». «Se sei in cucina e vuoi farti la doccia». «Se hai fame e… E vai a letto. Invece dovevi andare in piscina». «Metti che tu hai sete, maestro, puoi andare a bere solo in cucina o anche in bagno?» «Io vado in cucina». «Però a scuola, quando ho sete, io vado in bagno». «Poi se tu vai in un posto ci sono anche delle regole, perché non puoi fare le cose sbagliate».
Bene, parlatemi un po’ di queste regole.

«Intanto, se vai in un posto, per esempio nella sala mensa della scuola per mangiare, devi mangiare, non devi correre come in palestra. Infatti una regola è non correre in mensa. Poi prima di mangiare ti devi lavare le mani. Poi non devi parlare mentre mangi. Poi non devi usare le forchette e i coltelli per fare una battaglia con un tuo amico perché servono per mangiare, non per giocare». «Io ho imparato le regole della mensa perché tutti i posti della scuola, poi, sono fatti per fare delle cose diverse. Io mi ricordo che tu una volta hai detto: “Tu a mensa hai giocato a fare la guerra con le forchette e così, quando usciamo da mensa e andiamo a giocare in cortile, non giochi perché hai già giocato e resti seduto di fianco a me in punizione”. Io allora ho capito subito». «Cosa?» «Che tu a scuola puoi fare quasi tutto, ma lo devi fare nel momento giusto, nel posto giusto».

Ci sono dei luoghi e delle funzioni anche nel paese o solo nelle case e nelle scuole?

«Anche nei paesi. Il parco, per esempio. Tu non puoi andare in automobile in mezzo al parco. Per andare in automobile ci sono le strade». «In pizzeria puoi andare a mangiare una pizza». «In piscina ci vai se vuoi nuotare o prendere il sole». «A scuola… A scuola si deve studiare, ma si può anche un po’ giocare». «Nella piazza ci puoi fare il mercato, perché è il posto più largo, infatti al martedì fanno sempre il mercato in piazza».

Facciamo il gioco delle funzioni sbagliate anche con i luoghi del paese?

«È sbagliato se vai al mercato in costume, perché non è la piscina, lì vai a comperare i vestiti, ma ci devi andare già vestito». «Se vai in chiesa a correre è sbagliato». «Se vai a mangiare nel parco… No, al parco puoi anche mangiare, ne dico un’altra… Se vai al bar invece di andare a scuola, è sbagliato». «Anche se vai a lavorare e invece di andare in fabbrica vai a scuola è sbagliato».

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