Al termine delle dieci lezioni di teatro con Damiano avete messo in scena una storia di Biancaneve riadattata in chiave comica. Poi l’abbiamo fatta vedere anche ai vostri familiari ed è stata un successo…. Provate a raccontarmi la storia del canovaccio con parole vostre? Ah, e spiegatemi anche cosa è un canovaccio…

«La storia è che nella classe siamo numerosi e allora, visto che siamo in venticinque, tutti quelli che non avevano un ruolo sono diventati nani e nane, così abbiamo recitatocon tutta la classe…».

«Noi abbiamo improvvisato…. Damiano ci diceva la situazione, che poi sono le scene della favola di Biancaneve e noi abbiamo improvvisato le cose da dire… Per esempio, tra i nani c’erano anche due nane, altrimenti due femmine non facevano niente». «Il canovaccio è poi la storia…».

«No, è l’ordine delle scene, poi uno si inventa le battute, però bisogna ripetere tante volte così dopo te le ricordi meglio e scegli quelle che fanno più ridere».

«La storia all’inizio è sempre uguale alla favola vera… C’è la matrigna, cioè la regina cattiva che chiede al suo specchio magico quale è la più bella del reame. Cioè lei pensa di essere lei la più bella, e invece lo specchio magico dice che era Biancaneve, allora… Allora lei chiede al cacciatore di uccidere Biancaneve e di portarle il suo cuore».

«Sì, così resta lei la più bella. Però il Cacciatore, quando va nel bosco, non se la sente di uccidere Biancaneve perché….».

«Ma quello viene dopo, prima c’è la scena del Bar delle fate dove ci sono la Bella Addormentata che dorme sempre…. C’è Isabella… C’è Cappuccetto Rosso che fa sempre tante domande come i bambini piccoli e alla fine fa venire la noia… C’è Rosalba e insomma, tante fate di tante favole… E naturalmente c’è anche la Fata Turchina con Pinocchio che, come al solito, dice bugie…. Perché lui fa un po’ il bullo e non dice proprio la verità e infatti si tiene sempre il naso conte mani per paura che gli cresca».

«A me questa recita è piaciuta molto perché faceva ridere e infatti hanno fatto delle risate anche i nostri genitori e anche mia nonna».

«Dopo il Cacciatore va nel bosco per uccidere Biancaneve ma lei è troppo bella per lui e allora il Cacciatore non la uccide e, invece di portare alla regina cattiva il cuore di Biancaneve, uccide una nutria e le porta il cuore della nutria. Solo che la regina se ne accorge…. Perché quando chiede al suo specchio magico chi è la più bella del reame, lui le risponde sempre che è Biancaneve e le dice anche che è ancora viva, e il cuore che le ha portato il Cacciatore è il cuore di una nutria, appunto».

«Lei si arrabbia moltissimo e si sente presa in giro e allora…. Allora decide di fare tutto lei, tutto con le sue mani… Fa un incantesimo e si traveste da vecchia e va da Biancaneve….».

«No, ma prima c’è la scena che Biancaneve vede la casa degli undici nani e si addormenta, loro tornano dalla miniera di diamanti e la vedono e la svegliano… Poi lei vorrebbe restare con loro perché ha paura di morire se torna al castello. Loro subito dicono di no, ma poi la assumono perché sa fare i cappelletti e le pulizie di casa…».

«La vecchia le fa mangiare la mela e lei sviene che sembra morta… Quando i nani tornano dalla miniera si lamentano perché dicono che dorme sempre, è una sfaticata, non fa le pulizie, magari non sa fare neppure i cappelletti e stanno per arrabbiarsi poi capiscono che è morta….».

«Però Nicololo non ci crede, mangia anche lui la mela e cade morto anche lui, svenuto come morto, insomma….» «A me i nani sono piaciuti molto perché cantavano sempre entrando in scena…. Che poi fanno due scene… Poi quando dicono il loro nome a Biancaneve mi fa ridere… Robertolo, Sofiola, Benedettola, Sabrinola, Andreolo….».

«Dopo c’è un nano che chiama il Principe Azzurro per far resuscitare tutti, ma lui è pigro e non vuole andare a casa dei nani, poi ci va perché i nani promettono di dargli da mangiare dei cappelletti e lui arriva lì come un detective e dice: tipico caso di mela avvelenata. E poi fa il baciamano prima a Biancaneve, e lei resuscita».

«Poi sta per andare via, ma i nani gli dicono di farlo anche a Nicololo il baciamano e resuscita anche il nano e così finisce la storia e Massimo dice l’ultima battuta: E vissero tutti felici e scontenti. Fine della recita».