Abbiamo letto alcune pagine del Giornalino di Gian Burrasca. Mi ripetete con parole vostre di cosa trattavano e cosa vi ricordate di quello che vi ho detto?
«Che era un diario. Cioè, il libro è un diario, tante pagine, ma noi ne abbiamo lette solo un po’. quelle dove lui aveva fatto delle…. degli scherzi». «Gian Burrasca è il soprannome di Giannino Stoppani. È un libro di più di cento anni fa. Ci hai detto che prima era stato pubblicato su un giornale, poi, dopo, ci hanno fatto il libro». «Sì, era un libro a puntate». «Era la storia di un monello. Lui ha tre sorelle più grandi e lui è il più piccolo, maschio. Allora fa tanti scherzi alle sue sorelle e anche agli altri». «Collalto è uno sposo di sua sorella, di una delle sue sorelle». «Anche se è un libro antico, sembra anche un po’ moderno». «A me fa ridere perché ci sono sempre degli scherzi molto divertenti». «Il diario però lui non chiama Caro Diario, ma Caro Giornalino, perché per lui….. Però è sempre un diario, ci sono le date». «Anche a me è piaciuto molto perché fa delle cose incredibili. Io non penso che un bambino può fare degli scherzi così veramente. Per me è un racconto un po’ fantastico». «Io a casa ce l’ho questo libro, mi pare. Me lo aveva regalato mia nonna, non lo ho mai letto». «A me ha fatto ridere quando ha attaccato la girandola al bottone dietro al frac di Collalto e acceso il fiammifero e gli ha dato fuoco, proprio durante il matrimonio». «Gian Burrasca è il suo soprannome. E’ un bambino normale. E’ il personaggio principale. Poi ci sono i suoi… Le sue sorelle, tre sorelle e i genitori». «Diciamo che Gian Burrasca è molto monello. Però si lamenta sempre perché lui dice che non ha fatto niente o non ha fatto apposta a fare i guai che combina, però è vero che li fa….». «Per me fa finta a dire così perché non vuole la colpa. Invece lui li fa apposta, i guai». «Io mi ricordo quando ci hai fatto vedere in tv il programma in bianco e nero dove c’era Gian Burrasca. A me piaceva Gian Burrasca come era fatto. Anche se la cosa che mi piaceva di più era la sigla, la canzone all’inizio». «Lui a far scoppiare i petardi ha spaventato lo sposo, la sposa e tutti gli invitati al matrimonio». «Lui dice che ha fatto tutto quel casino per fare…. Per gioia, non per cattiveria. Perché era felice che sua sorella si sposava, ma per me non è vero». «Anche se tutte le volte che fa un guaio o un dispetto i suoi genitori e le sue sorelle lo mettono in punizione, lui continua, non riesce a smettere, perché è il suo carattere». «Io una volta avevo già visto quella canzone della tv in bianco e nero che avevamo sentito a scuola. Poi anche il film. Era una serie. In bianco e nero. In bianco e nero perché era una serie di tanti anni fa». «Infatti una volta non c’erano le serie a colori ma solo in bianco e nero. E si potevano vedere solo alla tv perché non c’era neppure il tablet o il computer». «A me la serie che piace di più, la mia preferita, adesso, è Mercoledì. Che poi è la bambina della famiglia Adams. Mi piace. Anche se a volte fa un po’ paura, a me piace molto». «Anche a me. Divertente». «Però lei è un po’ strana…».

Torniamo a Gian Burrasca e alle pagine che abbiamo letto insieme…. Per voi, lui, Giannino, fa apposta o no ad essere come è? Cioè a fare tanti guai?
«Per me sì. Perché mettere degli scoppi dietro al vestito dello sposo di sua sorella non è un caso, tu lo vuoi fare». «Non lo so, forse sì o forse no. Non saprei…. Ma forse è il suo carattere. Forse no, non fa apposta. Per me lui potrebbe avere un carattere molto scherzoso e allora vuol fare sempre degli scherzi, solo che alcuni scherzi sono un po’ pesanti, un po’ brutti….» «io penso che lui un po’ fa apposta e un po’ no. Perché ha un carattere allegro ma alla fine esagera con i suoi scherzi. Quello del vestito dello sposo mi sembra troppo esagerato. Perché rovina tutto il matrimonio di sua sorella». «Io sono già stata a sei matrimoni ma non ho mai visto cose del genere come quelle lette su Gian Burrasca». «Per me faceva apposta perché credeva sempre di non essere visto, invece ormai i suoi genitori sapevano che era sempre lui a fare quegli scherzi che poi non erano scherzi». «Per me lui faceva quegli scherzi perché lui era un maschio e aveva tre sorelle femmine tutte più grandi di lui allora questa cosa non gli piaceva».