Studenti ancora in piazza: «Stop all’alternanza scuola-lavoro»
Fuoriclasse Oggi manifestazioni in una decina di città. Maturità 2022, nuovi punteggi: «Troppo poco, revocare la seconda prova». Da Torino la risposta alla ricostruzione della repressione fattadalla ministra degli Interni Lamorgese: "Inaccettabile la retorica sugli infiltrati. Si prenda le sue responsabilità e si dimetta. Vogliamo risposte non provocazioni". Nuove occupazioni anche a Milano
Fuoriclasse Oggi manifestazioni in una decina di città. Maturità 2022, nuovi punteggi: «Troppo poco, revocare la seconda prova». Da Torino la risposta alla ricostruzione della repressione fattadalla ministra degli Interni Lamorgese: "Inaccettabile la retorica sugli infiltrati. Si prenda le sue responsabilità e si dimetta. Vogliamo risposte non provocazioni". Nuove occupazioni anche a Milano
A Torino, Milano, Roma e in altre dieci città oggi tornano in piazza gli studenti che, dopo la morte di Lorenzo Parelli (18 anni) in fabbrica, chiedono di fermare l’alternanza scuola lavoro considerata il simbolo del ruolo passivo della scuola nei confronti del mercato; ripensare le regole dell’esame di maturità dopo due anni di pandemia; ritirare la direttiva Lamorgese che limita il diritto costituzionale a manifestare e che è stata usata a giustificazione delle manganellate agli studenti il 23 e il 28 gennaio a Roma, Torino, Milano e Napoli. Inoltre il movimento chiede l’introduzione dei codici identificativi per dissuadere da comportamenti repressivi e denuncia i comportamenti repressivi dei presidi che in questi ultimi mesi di mobilitazione molecolare in moltissimi istituti del paese hanno comminato agli studenti le sospensioni per le occupazioni.
L’ONDA studentesca contro il fortino del governo ieri ha portato a un insoddisfacente risultato. Dopo un incontro con le consulte studentesche, ma non con le associazioni e le reti in mobilitazione, il ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi ha concesso il cambio della valutazione della maturità 2022: 50 punti per il triennio e 50 per le prove, 15 per ciascuno scritto e 20 per l’orale. E poi ha confermato la seconda prova dell’esame contro la quale si oppongono gli studenti e ha previsto che i docenti della disciplina proporranno tre tracce sulla base dei documenti consegnati a maggio dai consigli di classe. «Sono modifiche troppo piccole che non mettono in discussione la struttura della prova e non contemplano la condizione reale degli studenti dopo due anni di pandemia» sostiene la rete degli studenti medi. «Non è esattamente ciò che chiedevamo. Vogliamo considerarlo un inizio» ha detto Marco Scognamillo (Consulte provinciali studentesche). «È un primissimo passo avanti ma noi chiediamo molto di più: una revisione complessiva dell’esame di stato» sostiene Luca Redolfi (Unione Degli Studenti),
DOPO l’inconcludente intervento della ministra degli Interni Luciana Lamorgese al Senato la risposta degli studenti torinesi ieri è stata dura: «Sono parole provocatorie. A Torino la retorica dell’infiltrato non funziona e non l’accettiamo. Siamo tutti uniti nella stessa lotta – sostengono – Gli studenti si incontrano anche nei centri sociali, hanno collettivi o altre forme di organizzazione e questo non è un crimine, né significa essere infiltrati». «Tutte quelle dichiarazioni fatte sono unico strumento che hanno per giustificare le vergognose violenze sugli studenti». «Abbiamo chiesto le dimissioni del ministro per decenza, è la cosa più corretta che in questo momento potrebbe fare», Lamorgese «doveva prendersi la responsabilità pubblicamente per le teste degli studenti spaccate dalla polizia».
SONO NOVE le scuole occupate a Torino e la mobilitazione si è estesa a Moncalieri e a Nichelino. A Milanodopo il Carducci e il Vittorio Veneto e il Boccioni ieri è stato occupato il liceo Beccaria. Dal 18 al 20 febbraio si svolgeranno a Roma gli «Stati generali della scuola» promossi dall’Uds. Venerdì 18 è stata annunciata una manifestazione del movimento della Lupa.
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