Strasburgo, il M5S bussa alla porta dei Verdi. Lamberts: «Senza Lega si può»
«La fine dell’alleanza con la Lega ha tolto uno dei grandi ostacoli nel cammino di una eventuale alleanza del M5S nei Verdi al parlamento Ue». A dirlo è il co-presidente […]
«La fine dell’alleanza con la Lega ha tolto uno dei grandi ostacoli nel cammino di una eventuale alleanza del M5S nei Verdi al parlamento Ue». A dirlo è il co-presidente […]
«La fine dell’alleanza con la Lega ha tolto uno dei grandi ostacoli nel cammino di una eventuale alleanza del M5S nei Verdi al parlamento Ue». A dirlo è il co-presidente dei Verdi europei Philippe Lamberts che riferisce di aver ricevuto la richiesta dai 14 europarlamentari grillini.
«Il M5S ci ha contattato e ci ha chiesto di avviare una discussione; a inizio della prossima settimana, fra lunedì e martedì, noi ne parleremo con il Gruppo e se sarà d’accordo inizieremo una discussione con loro». Dunque nell’europarlamento di Strasburgo potrebbero entrare nello stesso gruppo i Verdi europei ed il Movimento di Luigi Di Maio che finora non è riuscito ad allearsi con nessuno, dopo aver fallito le trattative con gli altri partiti populisti e sovranisti. Le differenze non sono poche, però: l’ecologismo ideologico dei grillini ha ben pochi tratti in comune con il pragmatismo del Partito verde europeo.
«Le discussioni dovranno chiarire le divergenze che abbiamo con loro, oltre alle convergenze – ha precisato Lamberts -. E prima di parlare di alleanze dobbiamo chiarire i punti che sembrano problematici». A cominciare dal «voto alla presidente designata della Commissione europea Ursula von der Leyen sul quale noi abbiamo votato contro», mentre i 5S l’hanno appoggiata.
«Certo non posso mettere la mano sul fuoco su come deciderà il gruppo, vedremo», ha detto Lamberts. «Una cosa però è chiara: adesso un ostacolo è stato tolto, una volta che loro hanno rotto l’alleanza con Salvini, ma restano altri punti. Devo riconoscere che su un’enormità di temi al parlamento europeo il lavoro dei 5 Stelle è stato vicino al nostro, ma allo stesso tempo ci sono state alcune questioni come Dublino o il futuro dell’Europa in cui non sono mancate le divergenze».
I consigli di mema
Gli articoli dall'Archivio per approfondire questo argomento