Ci deve essere davvero qualcosa nell’aria o nel paesaggio (ma soprattutto nella memoria) di Monticchiello, paese fortificato nel cuore della Val d’Orcia, che permette agli abitanti, nella loro annuale rappresentazione attraverso il teatro, una spregiudicatezza e una immedesimazione davvero inusuali in tanta altra parte della provincia italiana. Dove festival e festivalini si accaniscono nella rincorsa feroce della modernità, o dei fenomeni di consumo più sostenuti dai mass media. A costo di spacciare per nuovo l’antico, o per «antisistema» il più vieto goliardismo di ritorno. Qui, in questo angolo di terra senese, per tre settimane ormai da molti anni, gli abitanti...