Con La foglia di fico – storie di alberi, donne, uomini Antonio Pascale realizza un esempio perfetto di economia circolare: senza partitura narrativa in tre atti, all’autore dichiaratamente invisa, senza frasi a effetto, come quelli che non credono ai miracoli e poi li fanno riesce infatti nel prodigio di mettere insieme oltre che tutte le sue competenze (agrarie, narrative), anche quasi tutti gli ingredienti di un romanzo, in ordine sparso: amore, infanzia, traumi, estati, ricordi olfattivi, guerre, memorie familiari, scoperte , identità, terre, territori. LEGGENDO QUEST’ULTIMA felicissima (nel senso etimologico di feconda) autofiction polifonica di Pascale si può pensare alle...