Il disco apre dalle parti dei Lounge Lizards, con quell’incedere tipicamente groovey e vagamente beffardo che poi vira sul cameristico. Materical è un quartetto all’esordio volutamente senza leader e composto da Enrico Farnedi alla cornetta, Luca Serrapiglio a sassofono baritono, alto e clarinetto basso, con la sezione ritmica di Luca Bernard (contrabbasso e basso elettrico, già negli ottimi Tell No Lies) e Giacomo Pisani (batteria). Le tracce sono animate da uno swing pigro e sotterraneo (Dry Sand), si evolvono in spirali lente e sinuose (l’enigmatica, sensuale Dentone) e sviluppano temi ben scritti, accattivanti e mai banali. Talvolta, ma magari è una personale allucinazione di chi scrive, uno spoken word di Tom Waits renderebbe tutto perfetto (sul mood cinematografico di L’Osso Sul Fianco, per esempio); l’attacco di Menshiki’s Blues potrebbe perfino catturare chi segue le orme degli Heliocentrics. Decisamente un gran bel disco, pieno di stimoli e suoni da mondi divers e mai banali; speriamo di intercettarli dal vivo.