Storico all’Anpi: una donna, non partigiana, presidente
Un cambio storico alla guida dell’Anpi. Carlo Smuraglia, 94 anni, che da oltre sei anni guidava l’Associazione nazionale partigiani, lascia la presidenza come aveva già annunciato all’ultimo congresso del 2016. […]
Un cambio storico alla guida dell’Anpi. Carlo Smuraglia, 94 anni, che da oltre sei anni guidava l’Associazione nazionale partigiani, lascia la presidenza come aveva già annunciato all’ultimo congresso del 2016. […]
Un cambio storico alla guida dell’Anpi. Carlo Smuraglia, 94 anni, che da oltre sei anni guidava l’Associazione nazionale partigiani, lascia la presidenza come aveva già annunciato all’ultimo congresso del 2016. Al suo posto il comitato nazionale ha eletto all’unanimità Carla Nespolo, dal 2011 una dei vicepresidenti nazionali dell’Anpi.
Per la prima volta nella sua storia di oltre settant’anni, l’associazione dei partigiani elegge così alla guida una donna. E per la prima volta si tratta anche di una non partigiana, dopo che dal 2006 lo statuto dell’associazione prevede la possibilità di iscrivere i non combattenti. Che sono ormai numerosissimi, ben rappresentati nel comitato nazionale. Ma il fatto che a guidare l’associazione sia una non partigiana è un passaggio storico.
Nata a Novara nel 1943, Carla Nespolo è stata la prima parlamentare piemontese del partito comunista. È stata deputata per due legislature (dal 1976) e poi senatrice per altre due (dal 1983). Laureata in pedagogia, insegnante, in parlamento si è occupata principalmente di istruzione. È stata la relatrice per la riforma della scuola secondaria superiore. Ma si è occupata anche della questione femminile ed è stata nella commissione speciale per la legge di parità uomo-donna nel lavoro. Dal 2014 è la presidente dell’Istituto per la storia della Resistenza in provincia di Alessandria.
A Carlo Smuraglia è stato eletto all’unanimità presidente onorario dell’Anpi «affinché continui una proficua collaborazione con particolare riferimento ai temi dell’attuazione della Costituzione, all’impegno antifascista e alla realizzazione del protocollo tra l’Anpi e il ministero dell’Istruzione».
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