Molto presto in Ungheria anche aiutare un profugo a presentare una richiesta di asilo potrebbe essere considerato un reato. E lo stesso rischio potrebbe coorere anche chi – ong o privato cittadino – si adopererà per regolarizzare la posizione di un migrante al quale è scaduto il permesso di soggiorno. Ufficialmente l’ennesimo giro di vite viene giustificato dal premier magiaro Viktor Orbán con la necessità di contrastare l’immigrazione irregolare ma in realtà mira a colpire le organizzazioni di diritti umani che lavorano con i profughi e parzialmente finanziate dalla fondazione Open Society del finanziere ebreo americano di origine ungherese George...