«Bisogna lasciare indovinare al lettore almeno la metà di ciò che si vuol dire, e non bisogna temere che non ci capisca. La malignità del lettore ci sopravanza. Conviene affidarsi ad essa, è la via più sicura» (Bayle, Harangue de Mr le duc de Luxembourg). Così nel retro di copertina Gilberto Sacerdoti cerca di coinvolgere l’autorevole Bayle nella sua impresa, questi otto Saggi libertini (Quodlibet, pp. 233, € 20,00) in cui l’autore stesso ci dà prova di cosa sia uno stile libertino – dico «uno» perché il libertinismo è molteplice, variabile, e in modo diverso accattivante. Il maligno lettore non...