Stefano Bandecchi, cecchino d’Italia
Probabilmente il sindaco di Terni Stefano Bandecchi pensa di essere una persona spiritosa e considera i suoi profili social come un buon modo per strappare quattro risate. Così non ha trovato nulla di male nel pubblicare la foto di due signori a piedi nudi nella fontana della centralissima piazza Tacito commentandola poi così: «Comunque voglio mettere un vigile urbano cecchino sul palazzo in alto a destra, secondo me al terzo sparo si tolgono».
Poi, poco dopo, stessa foto e nuova didascalia: «Spero nessuno si scandalizzi se chiedo di multarli. Non vorrei incorrere nelle stesse pippe politiche dell’ultima volta. Niente schiaffi». Le pippe a cui si riferisce sono quelle che seguirono il clamoroso video in cui il sindaco aggrediva l’addetto stampa del comune. Comunque, a seguire, terza pubblicazione della foto e terzo commento: «Per i deboli di mente, non è razzismo per il colore della pelle e (sic) solo razzismo per la stupidita (sic). Chi non è d’accordo può andare a bere l’acqua».
Ovvie le polemiche sui social, tra l’indignazione di molti e la domanda, ormai ricorrente, su come abbia fatto un personaggio così a diventare sindaco di una città importante qual è Terni. La vera domanda, però, è un’altra: come hanno fatto il centrodestra e il centrosinistra a perdere le ultime elezioni comunali contro questa concorrenza. I disastri amministrativi dell’ultimo decennio e il declino industriale di Terni sono una spiegazione solo fino a un certo punto.
Ad ogni modo Bandecchi ha infine chiuso il discorso con un video di spiegazioni, tra risate e ammiccamenti: «Voglio chiedere scusa al vigile urbano cecchino, perché è chiaro che se spari tre colpi e non becchi due persone con i primi due colpi, non puoi essere un cecchino. Chiedo quindi scusa a tutti i cecchini d’Italia, mi onoro di averne fatto parte».
Questo dettaglio è un’aggiunta alla già pittoresca biografia di Bandecchi: pescatore, manovale, parà della Folgore, presidente della Ternana, boss di Unicusano, finanziatore di campagne elettorali della destra e ora segretario di Alternativa Popolare, il partito fondato da Angelino Alfano dopo la fine del Ncd. È in questa veste che il sindaco cecchino, proprio ieri, ha annunciato che il suo partito ha un nome per le comunali di Perugia dell’anno prossimo: l’ex capitano del Grifo Davide Baiocco, protagonista di alcuni buoni campionati in Serie A ai tempi di Gaucci.
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