È chiara la missione della sesta edizione dello Sponz Festival, la esplicita senza giri di parole Vinicio Capossela: «In questi tempi di grande lavoro sulla paura, sulle chiusure, sulle pulsioni più basse, lo Sponz non vuole far parte della dittatura dell’attualità, ma propone un modo di confrontarsi ed aprirsi all’altro». Luogo di aperture – non solo simboliche – dove al centro c’è l’uomo: «In questo è molto politico, perché non c’è niente di più politico dell’essere umano». Sei giornate (21-26 agosto) con un’anteprima il 19 insieme a Michela Murgia e Marco Aime, nell’alta Irpinia in cui sono coinvolti i comuni...