Esattamente quarantotto anni dopo l’agghiacciante «prologo» scritto del 1966, Neel Mukherjee – nato nel 1970 a Calcutta, un anno prima della fondazione dello stato del Bangladesh – conclude il suo romanzo-mondo, uscito del 2014, La vita degli altri (Neri Pozza, ottima traduzione di Norman Gobetti, pp. 605, € 20,00). È un mondo lontano dal nostro: tutto il Bengala, occidentale e orientale, sembra il luogo scelto da secoli dalla dea Fame per fondarvi il proprio regno, con l’immancabile corteggio di malgoverno, corruzione, rivolte, persecuzioni. La carestia del 1770 fece milioni di vittime. Nel 1943 un’altra carestia si limitò a tre milioni....