Economia

Spiagge: via alla mappatura, ma il problema sono le concessioni balneari

Spiagge: via alla mappatura, ma il problema sono le concessioni balneariStabilimento balneare – Ansa

Ieri sera il Consiglio dei ministri ha dato il via libera a un nuovo Sistema informativo di rilevazione delle concessioni di beni pubblici, il cui acronimo è Siconbep (e chissà […]

Pubblicato circa un anno faEdizione del 18 luglio 2023

Ieri sera il Consiglio dei ministri ha dato il via libera a un nuovo Sistema informativo di rilevazione delle concessioni di beni pubblici, il cui acronimo è Siconbep (e chissà se avrà lunga vita, tanto da permetterci di impararlo a memoria). Serve a «promuovere la massima pubblicità e trasparenza, anche in forma sintetica, dei principali dati e delle informazioni relativi alle concessioni di beni pubblici». Anche se la rilevazione comprende tutti i beni appartenenti al demanio e al patrimonio indisponibile attribuiti a terzi, è chiaro a tutti che il motivo del contendere sono le concessioni balneari, quelle dei lidi sulla spiagge italiane.Non a caso ieri le agenzie di stampa rimandavano a un ordine del giorno che avrebbe affrontato la questione dei balneari.

Il Siconbep – secondo le informazioni trapelate – dovrà essere alimentato con alcune informazioni minime. Tra queste ci sono tra gli altri la natura del bene oggetto di concessione, l’ente proprietario, le generalità del concessionario, la durata della concessione, l’entità del canone. E chissà se si alzerà un polverone anche sulle cave e sulle acque minerali, altri settori in cui privati si appropriano di un bene comune per poche migliaia di euro.

Dall’opposizione, però, si levano voci di sfiducia nei confronti del governo. Il co-portavoce di Europa Verde, l’onorevole Angelo Bonelli, parla ad esempio di «un altro colpo di mano del governo contro le spiagge e le coste italiane». «Mentre l’Italia continua a pagare multe in Europa per non aver applicato la direttiva Bolkestein, mettendo a rischio anche le rate del Pnrr, ilgGoverno ha approvato in sordina un decreto con il quale vuole dare il via libera a nuove concessioni demaniali e privatizzare e cementificare le ultime spiagge libere senza fare i bandi alle concessioni in essere». Bonelli prende per vere le parole della ministra del Turismo, Daniela Santanchè, che a dicembre aveva assicurato la volontà di procedere a nuove concessioni: «Sarebbe bene prima assegnare quelle spiagge che ora non sono assolutamente servite: ci sono tossicodipendenti, rifiuti. Nessuno pensa a tenerle in ordine: forse si potrebbe cominciare da lì».

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