Spenderò tutto per la Grecia
«Le mie future intenzioni intorno la Grecia posso tutte ristringere in poche parole: rimarrò qui fino a tanto, che ella non sia sicura contro i Turchi, o non sia caduta […]
«Le mie future intenzioni intorno la Grecia posso tutte ristringere in poche parole: rimarrò qui fino a tanto, che ella non sia sicura contro i Turchi, o non sia caduta […]
«Le mie future intenzioni intorno la Grecia posso tutte ristringere in poche parole: rimarrò qui fino a tanto, che ella non sia sicura contro i Turchi, o non sia caduta nel dominio loro. Tutta la mia entrata sarà spesa nei suoi servigi, ma a meno che una qualche grande necessità non mi costringa, mi guarderò bene dal toccare un picciolo di quanto ho destinato pei figli di mia sorella. Se a tutto potrò con la mia entrata, e co’ prodotti della mia industria supplire, l’avrò a caro. Quando la Grecia sarà sicura contro i nemici esterni, io lascerò ai Greci ordinarsi come meglio lor piace: allora intendo con un mio disegno stupendamente sovvenirli. Parry voi farete fabbricare una nave a mie spese, o piuttosto comprerò un vascello; i Greci mi deputeranno come agente, o ambasciatore loro, ed io me ne andrò agli Stati Uniti, affinché quel libero e savio Governo sia primo, ad approvare la Confederazione greca, come stato indipendente. Ciò fatto m’ingegnerò, che l’Inghilterra ne segua l’esempio, così stabiliti saranno i destini della Grecia, i suoi diritti ricuperati, ed ella formerà parte della grande repubblica dell’Europa Cristiana». Queste, aggiunge il Capitano Parry nella sua semplice e dabbene narrazione, queste furono le speranze, e gli ultimi disegni di Lord Byron in favore della Grecia.
Vita di Lord Byron, J.W. Lake
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