Speaker corner al canile comunale I lavoratori: con questi tagli si chiude
Roma Sotto accusa la politica dell'assessora Marino. I dipendenti: «Rilanciato lo stesso bando, firmato da uno degli inquisiti di Mafia capitale che a dicembre era stato sospeso dal comune per autotutela»
Roma Sotto accusa la politica dell'assessora Marino. I dipendenti: «Rilanciato lo stesso bando, firmato da uno degli inquisiti di Mafia capitale che a dicembre era stato sospeso dal comune per autotutela»
La protesta dei lavoratori e dei volontari dei canili comunali non accenna a placarsi. Da oltre una settimana i dipendenti hanno agitato una campagna comunicativa per scongiurare il pesante taglio al personale e ai servizi che permettono da anni la sopravvivenza delle strutture di Muratella, Vitinia (l’Ex Poverello) e dell’ex-Cinodromo. Sotto accusa è finito il bando lanciato dall’Assessorato all’ambiente e rifiuti di Roma Capitale, presieduto da Estella Marino, per la gestione dei canili e delle oasi feline del Comune di Roma.
«Le manovre più scorrette provano a fartele sotto il naso ad agosto, quando la gente è in vacanza e l’eco sui giornali è ridotta», racconta sbuffando Simone Placido, 12 anni passati alla Muratella, tra precarietà, battaglie lavorative e una grande passione per i cani.
«L’assessorato non ha fatto altro che rilanciare il bando che a dicembre era stato sospeso in autotutela dal Comune per le note storie di Mafia Capitale. Dentro la manifestazione d’interesse di quel bando figurava infatti la Cooperativa 29 giugno, che non aveva però i requisiti idonei per partecipare. Un bando, tra l’altro, firmato da Gaetano Altamura, passato alle cronache romane per essere recentemente finito in prigione nell’ambito del secondo atto di Mafia Capitale».
A rischiare il posto come Simone ci sono altri 110 lavoratori della Avcpp, la onlus capitolina che gestisce i canili e i gattili dal 1997: 94 di questi con contratto a tempo indeterminato, 87 dei quali in servizio alla Muratella. «Crediamo sia assurdo immaginare un bando senza la partecipazione diretta dei lavoratori, a maggior ragione se stiamo parlando di un servizio che non prevede una formazione continua e che sulla carta non è mai esistita. Noi portiamo in dote la nostra esperienza diretta, ma come si fanno a mettere a bando 12 anni di lavoro e di esperienza accumulata?». La richiesta dei lavoratori, ormai sul piede di guerra, è chiara: percorsi formativi promossi dal Comune, una gestione partecipata che coinvolga e dia peso all’esperienza maturata dai lavoratori e un processo di internalizzazione dei dipendenti, gelosi del loro lavoro nonostante le condizioni economiche non certo da privilegio.
Alla Muratella si lavora dalle 12 alle 38 ore settimanali, per uno stipendio che varia dai 400 ai 1200 euro: una comunità che in 13 anni ha incontrato oltre 500mila cittadini e disposto l’adozione di oltre 30mila cani. Allo speaker corner organizzato stamane sotto l’Assessorato (mentre i sindacati incontreranno l’assessore Marino) si parlerà infatti anche di cifre. Sulla pagina Facebook di Roma Comune, la piattaforma dei movimenti della sinistra antagonista cittadina che sta supportando la battaglia dei lavoratori e delle lavoratrici, si fanno i conti in tasca alla proposta dell’assessore Estella Marino: oltre 50 voci di spesa, compresi smaltimenti dei rifiuti e materiale tecnico veterinario, e soli 78mila euro mensili previsti dal bando.
«Anche uno studente al primo anno di ragioneria, dopo aver letto l’elenco dei servizi richiesti e dei doveri di legge, può capire che una volta sottratte le spese potrà assumere al massimo 5 persone per svolgere i servizi e tenere il canile aperto. Quindi come si fa a dichiarare che il bando non manda a casa gli altri 89 lavoratori?», insorgono i dipendenti.
Intanto dall’ufficio stampa dell’assessorato ammettono che «i fondi sono senz’altro inferiori rispetto al passato», anche se non li definiscono “insufficienti”. «Più che altro ci teniamo a precisare che dal 2001 è il primo bando pubblico ad eliminare l’affidamento diretto del servizio: un modo per garantire trasparenza sull’uso delle risorse dei contribuenti», ha chiosato la portavoce. L’appuntamento è allora per il 26 agosto quando si apriranno le buste del bando e i lavoratori capiranno cosa ha in serbo per loro il futuro prossimo.
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