Mose e Mosè: tutta una questione di accenti. Lo aveva inteso bene Cesare De Michelis quando con ironia, almeno così si narra, ribattezzò il Modulo Sperimentale Elettromeccanico (il Mose per l’appunto, quello costato quasi 6 miliardi di euro per non servire a nulla) come il barbuto profeta del Vecchio Testamento, colui che divise le acque del Mar Rosso per salvare l’eletto popolo d’Israele dalla tirannide del faraone d’Egitto; lo stesso che sul Sinai ricevette le tavole della legge, scritta sulla dura pietra direttamente dalla divinità per regolare la vita degli uomini, o meglio tra uomo e uomo. Un episodio, quest’ultimo,...