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Solea sul crinale del monte

Solea sul crinale del monte

La biblioteca Il progetto di comunità di due donne, creato a Monteacuto

Pubblicato circa un anno faEdizione del 2 settembre 2023

Monteacuto delle Alpi è un borgo medioevale posto a 915 metri di altitudine e, a dispetto del nome, si trova sull’Appennino bolognese nel comune di Lizzano in Belvedere (Bologna) ai piedi del parco del Corno alle Scale. Abbracciato da montagne coperte da boschi, vi abitano tutto l’anno una trentina di persone che diventano centinaia durante l’estate essendo anche meta di passaggio di molti camminatori ed escursionisti vista la presenza di diversi sentieri del Cai che s’incrociano proprio in paese.

Nei pressi della piazza, sotto l’ala della chiesa, c’è la biblioteca Solea tenuta in vita durante l’intero anno da due donne: Anna Ambrosi, 33 anni, e Barbara Cassioli, 35 anni. Si sono conosciute due anni fa proprio a Monteacuto mentre erano impegnate in altri lavori. «Un giorno però ci fu l’incontro fatale con Cristina e Marc di Pisa che si occupavano della biblioteca del paese nel periodo di luglio e agosto», racconta Ambrosi, «e da quel momento ci siamo dette perché no?!». E da qui è iniziata l’avventura di gestire la biblioteca tutto l’anno.

Lo spazio a disposizione della biblioteca, che è di proprietà della curia, non è enorme, ma fornito di romanzi, saggi di sociologia e antropologia, sulla vita nei borghi, una sezione è dedicata al femminismo e una alla montagna con libri sui sentieri e cammini. Il tutto è stato reso possibile grazie alle donazioni di privati e di alcune case editrici.

Le due donne avevano lasciato Bologna alcuni anni fa per cambiare la loro vita quotidiana e professionale, fermandosi a Monteacuto delle Alpi. «Questa scelta nasce dal desiderio di abitare uno spazio e un tempo, umano e più sano», racconta Barbara Cassioli. «Un centro culturale, collocato in questo piccolo borgo, è un gesto di rinascita, un atto di amore nei confronti di un territorio da decenni abbandonato ma ricchissimo di possibilità. Uno spazio come quello della biblioteca”, prosegue, «è anche un modo per attirare in montagna per dodici mesi all’anno i turisti e camminatori e arricchire la vita di chi ha scelto l’Alta Valle del Reno come luogo di residenza».
Il nome Solea, nell’intenzione delle promotrici dell’iniziativa, è stato scelto perché la biblioteca si colloca al confine tra il paese e il bosco, «tra l’artificiale e il naturale, al limite non troppo immaginario che da sempre è funzionale all’incontro con l’altro: qualsiasi cosa, persona o luogo», ricorda Anna Ambrosi. «È questa l’idea! Dar vita a un luogo d’incontro, lettura, di laboratori per tutte le età, di confronto e scoperta», continua. «E così nell’autunno del 2022 abbiamo rilevato la biblioteca per creare un luogo fisico che si faccia da contenitore di dialoghi, presentazioni di libri, conferenze e punto di partenza e arrivo di camminate letterarie. Un rifugio che ha la potenzialità di creare comunità, legami e reti di cui oggi sentiamo sempre più l’esigenza».

Non tutto è stato facile, ma «mese dopo mese, anche grazie al prezioso sostegno dell’amministrazione locale, il progetto si sta facendo conoscere anche tra gli abitanti della zone vicine e siamo certe», affermano le donne, «che, col passare del tempo diventerà un progetto di comunità in grado di coinvolgere persone di età e origini differenti e cioè quello che abbiamo sognato fin dal principio di questa avventura».

«Per il momento la biblioteca si sostiene economicamente», spiega Ambrosi, «con le donazioni spontanee quindi, al momento, facciamo anche altri lavori per poter vivere. Quindi chi volesse aiutarci può farsi la tessera anche a distanza (bibliotecamonteacuto@gmail.com), venire qui e fare qualche ora per tenerla aperta mentre noi stiamo lavorando, donando libri sulla montagna o di narrativa o partecipando alla prossima campagna di crowdfunding».

La gente del luogo dopo un iniziale scetticismo ha accolto le due ragazze con favore. «Le signore anziane del paese collaborano con noi cucinando», racconta Cassioli, «e preparando merende e spuntini per le iniziative della biblioteca e, mese dopo mese, si è arricchita anche della collaborazione della proloco di Monteacuto delle Alpi. In particolare, gli anziani abitanti del borgo sono felici che due donne abbiano scelto il loro paese come posto dove vivere».

Ambrosi e Cassioli, prima di lasciarci andare, ci tengono a dire che consigliano ai giovani «di fare esperienza, di viaggiare, di restare in ascolto del proprio cuore e dei propri sogni e di vivere la propria vita. Con questa bussola», concludono, «consigliamo a chi lo desidera, senza guardare all’età, di crearsi la possibilità di trasferirsi in appennino e sperimentare questo luogo di vita».

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