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Sogni proibiti e scarsa pecunia, riparte la giostra del calcio mercato

Sogni proibiti e scarsa pecunia, riparte la giostra del calcio mercatoOsimhen in una fase del match Napoli Cagliari 2-1 – foto Ansa

Sport Da oggi il via alle trattative nella finestra invernale, ma senza la proroga del Decreto Crescita, i top club di A navigano a vista

Pubblicato 9 mesi faEdizione del 2 gennaio 2024

Il calcio mercato apre oggi (fino al 31 gennaio) ma i presidenti dei club di Serie A si sono visti «rovinare» le festività a causa della mancata proroga del Decreto Crescita, il provvedimento – già tagliato in precedenza dal governo Meloni – che ha consentito per un paio di anni alle squadre di alta fascia di pagare meno tasse sugli stipendi per chi è arrivato dall’estero oppure ha fatto ritorno in Italia dopo due anni. Era una norma ideata dal governo Draghi per riportare in Italia i cervelli in fuga, il calcio come al solito si è accodato nel gran calderone e ora chiedeva almeno una proroga di due mesi per il mercato invernale infilandola nel Decreto Milleproroghe. Ora continua a lagnarsi per la mancata concessione, come se fosse giusto produrre norme, proroghe disegnate su misura (e magari finanziate dai contribuenti) per società indebitate fino al collo. In Italia, come si sa, ce ne sono svariate, dall’Inter al Milan passando per Roma e Juventus. Si salvano solo il Napoli, la Lazio (ma Lotito ha spinto in Parlamento per la proroga) e l’Atalanta. In sostanza, sarebbe stato uno scandalo prorogare questo tipo di provvedimento che porta a sanare i bilanci di club che sanno solo indebitarsi, con buona pace di chi contesta, da Lotito a Marotta ad altri dirigenti di top team italiani.

IN OGNI CASO, ora i club dovranno fare con quel che hanno per rafforzarsi nello scenario di un campionato che al momento sembrar ridursi a una lotta a due per il vertice (la vecchia signora e i nerazzurri) e un pacchetto di mischia di sette club, dal Milan terzo alla Lazio settima, in pochi punti per occupare una casella per la prossima Champions League. Sul tavolo obiettivamente c’è poco e di fenomeni, come giustamente dice Arrigo Sacchi, non se ne vedono. Tra i pochi disponibili Kylian Mbappè, ora libero di firmare per un altro club un contratto che dovrebbe essere a parecchi zeri, sia se fosse il rinnovo con il Psg oppure se il francese dovesse legarsi al Real Madrid. Ci sono anche altri campioni a parametri zero, che difficilmente vedremo la prossima stagione in Italia.
Tornando alla cruda realtà del nostro torneo, scalda i muscoli soprattutto il Napoli, che presenta attivi di bilancio per almeno 80 milioni di euro – così recita l’ultimo bilancio del club campano – e che è chiamato a investire per correggere la rotta di una stagione sinora sciagurata che segue il terzo scudetto, tra tecnici inadeguati e scelte societarie che hanno dilapidato il vantaggio competitivo sulle altre big del torneo. E quindi per il club azzurro c’è la trattativa per il centrocampista Samardzic dell’Udinese (assai vicino), un bel pacchetto di milioni per provare a portare via da Bergamo Koopminers e Scalvini, impresa ovviamente non facile a gennaio, soprattutto perché le casse dell’Atalanta sono sempre fornite. Poi ci sono anche altre risorse per un difensore, in attesa del ritorno di Osimhen e Anguissa dalla Coppa d’Africa.

E SE IL CLUB di De Laurentiis è costretto a investire perché la figuraccia dell’ottavo posto attuale in classifica stride molto con il tricolore conquistato appena sette mesi prima, lo faranno assai meno l’Inter – che prenderà l’esterno del Burges Tchunan per sostituire l’infortunato Cuadrado -, che si giocherà con ogni probabilità lo scudetto con la Juventus, a sua volta al lavoro per reperire forse un centrocampista, anche se il club bianconero appare senza carenze nella rosa, dovendo competere solo su campionato e Coppa Italia.

SARÀ UN MESE delicato anche per il Milan, anche se Ibra, nelle vesti di dirigente (con compiti assai poco definiti, almeno in apparenza), ha preferito recarsi in vacanza a Miami mentre il club rossonero prova a non perdere troppi colpi in campionato. Ai «diavoli» meneghini, colpiti dagli infortuni, servirebbero diverse pedine tra attacco, centrocampo e soprattutto nel reparto arretrato, ma anche in questo caso la pecunia sul tavolo non è abbondante, si ricorrerà al solito con prestiti, onerosi o gratuiti. La Fiorentina,al momento quarta in classifica, appare pronta a investire risorse per arrivare in Champions League dopo la doppia finale (Coppa Italia, Conference League) della passata stagione, mentre Mourinho alla Roma cerca un difensore centrale (la trattativa per Bonucci è svanita per l’ostilità della tifoseria giallorossa verso l’ex juventino).

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