L’«ademocrazia», il «tappo» sui giovani, le «pulsioni proprietarie» e quelle grilline mettono a rischio il futuro della lista Tsipras. All’indomani della prima assemblea nazionale, Massimiliano Smeriglio, responsabile organizzazione di Sel e vice di Zingaretti nel Lazio, avverte che qualcosa non va. «È positivo aver scelto un’agenda di mobilitazioni per l’autunno: il rapporto con i sindacati e con la Fiom, con il movimento studentesco. Ma per il resto l’assemblea è stata rituale, stanca: una battuta d’arresto». Perché una battuta d’arresto? Marco Revelli ha ragione quando dice abbiamo ‘avuto il comunismo di guerra’. Nella fase d’emergenza del voto abbiamo dato giustamente tutto...