Omero descrive le Sirene molto sommariamente. Le prime informazioni si ricavano dalle parole con cui Circe istruisce Ulisse, ormai prossimo a lasciare l’isola di Eea per salpare alla volta di Itaca (Odissea, libro XII). Se vorrà fare esperienza del canto delle Sirene senza esserne annientato, Ulisse dovrà spalmare «dolcissima cera» sulle orecchie dei compagni e farsi legare all’albero della nave. Le Sirene gli appariranno adagiate su un misterioso «prato», e non potrà sfuggire all’eroe il «gran mucchio di ossa» che le circonda: prova inequivocabile della loro mortale ferocia. Circe non dice nulla dell’aspetto delle Sirene. Dapprima accenna alla «voce» –...