Non è finita la storia d’amore tra tanti compagni e compagne e le idee, la tradizione, la cultura della sinistra. Per tanti la passione è ancora viva; ha resistito alla scientifica opera di denigrazione messa in atto quantomeno dalla fine della II guerra mondiale, alle repressioni, alle intimidazioni, all’isolamento; ha vacillato davanti alle catastrofi del XX secolo, incluse quelle dei regimi socialisti; si è piegata sotto i colpi della crisi della politica, dell’imbarbarimento rozzo e brutale della destra berlusconiana e leghista. Ma non è una storia finita, è una storia sconfitta. Perlomeno sinora sconfitta. Il punto però è: si può...