Sinistra italiana verso Sinistra europea, ok del Prc (con qualche critica)
Bruxelles Sinistra italiana entra da «osservatore» nella Sinistra europea, la richiesta – avanzata dopo il congresso di Rimini – è stata accolta dall’assemblea di Bruxelles. Lo annuncia Erasmo Palazzotto, responsabile esteri […]
Bruxelles Sinistra italiana entra da «osservatore» nella Sinistra europea, la richiesta – avanzata dopo il congresso di Rimini – è stata accolta dall’assemblea di Bruxelles. Lo annuncia Erasmo Palazzotto, responsabile esteri […]
Sinistra italiana entra da «osservatore» nella Sinistra europea, la richiesta – avanzata dopo il congresso di Rimini – è stata accolta dall’assemblea di Bruxelles. Lo annuncia Erasmo Palazzotto, responsabile esteri di Si. «La sfida per arginare le destre nazionaliste e rigoriste deve giocarsi in primo luogo su scala europea», spiega, ma «la socialdemocrazia europea rappresenta in questo contesto una parte consistente del problema. La subalternità alle politiche liberiste è non solo causa della sua crisi di consenso, ma anche del disastro economico e sociale determinato dalle politiche di austerità che hanno spianato la strada alle destre xenofobe e populista». Soddisfazione per il «passo a sinistra» anche da parte del Prc, che ha dato il suo ok anche se, si sottolinea, «nel corso del dibattito sono emersi elementi critici relativi alla collocazione dell’unico parlamentare europeo di Si nel gruppo socialista e non nel Gue e sulle titubanze di Si rispetto a un processo di unitario della sinistra antiliberista in Italia». Il primo riferimento è all’europarlamentare Sergio Cofferati, che in effetti non è nel Gue ma aderisce al Progressive Caucus, intergruppo composto di socialisti, verdi e membri del Gue. Il secondo riferimento è al processo di costruzione di una lista unitaria per il voto italiano.
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