Sinai, aereo caduto: riscontrati «elementi estranei»
Sul luogo in cui si trovano i resti dell’aereo disintegratosi in aria e precipitato nel Sinai sono stati rinvenuti degli «elementi che non hanno a che fare con la struttura […]
Sul luogo in cui si trovano i resti dell’aereo disintegratosi in aria e precipitato nel Sinai sono stati rinvenuti degli «elementi che non hanno a che fare con la struttura […]
Sul luogo in cui si trovano i resti dell’aereo disintegratosi in aria e precipitato nel Sinai sono stati rinvenuti degli «elementi che non hanno a che fare con la struttura del velivolo».
Lo avrebbe detto alla Tass una fonte ben informata al Cairo. è l’ultima novità relativa alle indagini sul velivolo diretto a Pietroburgo e caduto sul Sinai. Nelle prime ore dopo l’incidente, l’Isis aveva rivendicato l’abbattimento, mentre fonti egiziane e russe smentivano l’ipotesi di attentato.
Ma con il passare dei giorni prende sempre più forma l’idea che l’aereo non sia caduto per un guasto o un incidente. Secondo il Pentagono, ad esempio, l’ipotesi bomba rimane valida. Il lampo di calore rilevato dal satellite a infrarossi Usa al momento dell’incidente dell’aereo russo nel Sinai, è stato intercettato in aria. Lo riferiscono funzionari del Pentagono alla Cnn. Questo – sostengono – significa che è escluso che l’aereo sia stato abbattuto dal missile, «ma l’opzione su una possibile bomba rimane aperta».
E Mosca precisa: «Non bisogna collegare la sciagura aerea nel Sinai all’intervento militare russo in Siria. Ipotetiche insinuazioni su questo punto sarebbero infatti inappropriate».
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