Il primo dettaglio notato dal cugino Hans, all’arrivo Chez Krull, è una sovrapposizione di trasparenze: «una réclame trasparente sulla porta a vetri dell’emporio» che subito rivela l’attività commerciale lasciando intuire, tuttavia, la fragilità, la vulnerabilità dell’ingresso. La mancanza di protezione di una casa troppo chiusa in sé stessa e incapace di tutelarsi. La costruzione sorge in una periferia francese, presso un canale – ambientazione carissima a Simenon –, e la vita familiare, nella sua introversa routine, è scandita dalla vendita delle merci e dalla mescita di liquori a marinai e cavallanti. L’emporio confina con la cucina che è «il centro...