Sicurezza sul lavoro, oggi a Roma si chiude la lunga mobilitazione
Strage Infinita Cgil, Cisl e Uil unite dalle 10 a piazza Santi Apostoli per chiedere alla politica di non dimenticare i 600 morti e il 77% di irregolarità. Iniziative in tutta Italia: fiaccolata a Milano, sciopero a Torino, flash mob a Palermo
Strage Infinita Cgil, Cisl e Uil unite dalle 10 a piazza Santi Apostoli per chiedere alla politica di non dimenticare i 600 morti e il 77% di irregolarità. Iniziative in tutta Italia: fiaccolata a Milano, sciopero a Torino, flash mob a Palermo
Una settimana di mobilitazione per la sicurezza sul lavoro lanciata da Cgil, Cisl e Uil che si concluderà questa mattina a piazza Santi Apostoli a Roma con una manifestazione nazionale.
Dalle 10 sul palco si alterneranno le testimonianze di lavoratrici e lavoratori, poi prenderanno la parola i segretari generali di Cgil, Cisl, Uil Luigi Sbarra, Pierpaolo Bombardieri, Maurizio Landini.
GLI ULTIMI DATI SULLA STRAGE e la striscia di sangue senza fine in Italia sono agghiaccianti: «Nel 2022 si sono registrati, ad oggi, 600 morti, 400 mila infortuni, 77% di irregolarità aziendali», ricordano Cgil,Cisl e Uil. Per le tre confederazioni «non sono solo numeri, riguardano la vita delle persone, la loro dignità, i loro diritti» lanciando un appello alle forze politiche per fermare le stragi sul lavoro ed invitando tutte e tutti a mobilitarsi per la salute e la sicurezza nei luoghi di lavoro.
Sul territorio le iniziative sono state numerose e forti.
A Roma ieri fantocci insanguinati con caschi, guanti e scarpe da lavoro sono comparsi nei pressi di largo di Torre Argentina, in via di San Nicola De’ Cesarini, per dire basta alle morti sul lavoro. La manifestazione è stata organizzata dai sindacati edili – Fillea Cgil, Filca Cisl e Feneal Uil capitoline per «chiedere che la tutela della salute e della sicurezza siano messi al primo posto». «Il 2022 non è ancora giunto al termine ma i dati sugli incidenti mortali nel settore dell’edilizia nella capitale sono allarmanti: mai così tanti casi dal 2006 – sottolineano i segretari Generali della Fillea Cgil-Filca Cisl-Feneal Uil di Roma Benedetto Truppa, Nicola Capobianco e Agostino Calcagno – è indegno morire nei cantieri come negli anni 60 e 70. È fondamentale fermare la scia di sangue, creando le massime condizioni di sicurezza possibili sui luoghi di lavoro».
A TORINO invece bandiere rosse, verdi e azzurre di Cgil, Cisl e Uil hanno sventolano ieri mattina in via Genova, all’altezza del civico 116. Un tratto di strada scelto non a caso: qui il 18 dicembre scorso erano crollare due gru, provocando la morte di tre operai. Si è trattato di una iniziativa che rientra nell’ambito di uno sciopero generale di quattro ore indetto dai sindacati per l’intera Città Metropolitana di Torino. Sciopero che è rimasto per il solo settore privato ma revocato per il pubblico (mancavano i venti giorni di preavviso).
Lo sciopero è stato indetto dalle segreterie territoriali dei sindacati dopo l’incidente avvenuto a Rivoli il 5 ottobre scorso, quando tre operai erano rimasti feriti in un cantiere edile.
A Palermo invecve flash mob con corpi accartociati a terra e due striscioni #bastamortisullavoro e #presidiamolasicurezza.
Manifestazioni, flash mob e presidi si sono svolti lungo tutta la penisola. Molto partecipata a Milano la fiaccolata di giovedì sera con centianaia di persone che hanno marciato da piazza Mercanti a piazza della Scala.
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