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Sic@Sic, sette cortometraggi alla Settimana della critica

Sic@Sic, sette cortometraggi alla Settimana della critica

Cinema Annunciati i titolo del concorso breve nella sezione parallela della Mostra di Venezia

Pubblicato più di 7 anni faEdizione del 21 luglio 2017

Dopo l’esperienza dello scorso anno ecco la seconda edizione di SIC@SIC (Short Italian Cinema @ Settimana Internazionale della critica), ossia la proposta di sette cortometraggi di autori italiani con due eventi speciali a completare il programma. Il tutto rientra nell’ambito della 32° Settimana internazionale della critica, la sezione autonoma che affianca la Mostra di Venezia.

 

 

La rassegna nasce dalla collaborazione tra il Sindacato Nazionale Critici Cinematografici Italiani (Sncci) e Istituto Luce Cinecittà e intende supportare la crescita del nuovo cinema italiano e la proposta di nuovi autori. Lo scorso anno i sette corti selezionati sono stati poi presentati nel mondo e hanno partecipato a circa cinquanta festival e rassegne e alcuni registi di quei corti stanno ora lavorando al loro primo lungo.
A inaugurare, come evento speciale, sarà Nausicaa, l’altra Odissea di Bepi Vigna, passato dalla professione di avvocato a quella di autore di fumetti (Nathan Never, Legs Weaver). Animazione che racconta come Nausicaa, sedotta e abbandonata da Ulisse, ripercorra i luoghi toccati dal suo amante per scoprire nuove verità che la trasformano.

 

 

I selezionati sono invece Alain Parroni con Adavede, in cui una giovane sta per scattare una foto quando il cellulare si inceppa. Le visite di Elio Pace racconta di carcere, visite e pentimenti. Il legionario di Hleb Papou ci scodella una contraddizione tutta contemporanea con un figlio di immigrati divenuto poliziotto, che deve sgomberare il palazzo dove vivono madre e fratello. Riccardo Giacconi con Due analizza il modello culturale di Milano 2, il centro residenziale dal quale è partito Silvio Berlusconi. Letizia Lamartire affronta uno sconosciuto episodio della nostra storia passata con Piccole italiane, il divieto di produrre e vendere giocattoli nell’Italia in guerra del 1943.

 

 

Visionario Manuel Billi con Les fantômes de la veille in cui racconta di due giovani che si separano e di una ragazza che aiuta gli amanti perduti a dimenticare o sparire. Poi c’è MalaMènti del napoletano Francesco Di Leva in cui si narra il delirio sanguinario di Ciccio «O’ Pazz» e Ciruzzo «Pesce Bello». A chiudere l’altro evento speciale, L’ultimo miracolo di Enico Pau con Cristo rimasto in terra dopo la resurrezione.

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