«Il gesto dell’harakiri mi aveva sempre molto interessato. È per questo che mi sarebbe piaciuto fare un film sulla giornata di un samurai: lo vediamo svegliarsi, vestirsi, sistemare i capelli, onorare gli antenati, fare colazione e poi uscire. A quel punto accade qualcosa, commette un errore e per questo è costretto a fare harakiri. L’idea continuava a attraversare la mia testa, e quando è uscito il libro di Takigushi sullo stesso argomento ero molto felice… Un giorno, mentre ero a Cannes, ho visto il manifesto di un film polacco, Madre Giovanna degli Angeli di Jerzy Kawalerowicz: mi ha colpito anche...