«Il mio modo di fare arte è molto spontaneo», afferma Shimabuku (Kobe, 1969, vive e lavora Naha, nell’isola di Okinawa) in occasione della sua mostra Shimabuku. Me, We, curata da Bart van der Heide al Museion di Bolzano, in collaborazione con Mutina For Art e con il sostegno di Pola Art Foundation (fino al 3 settembre). Questa prima personale italiana dell’artista giapponese, la più ampia in Europa, è attraversata da una leggerezza consapevole densa di significati, relazioni, rimandi e storie, in un flusso poetico costante che cattura il visitatore. A partire dal titolo stesso Me, We («Io, Noi») – «metafora...