Sorpresa, Shalabayeva torna a Roma
Kazakistan Rientra in Italia la moglie dell’ex oligarca Mukhtar Ablyazov. Libera su cauzione, impegnandosi la casa kazaka. Presto l’incontro con la ministra Bonino per ringraziarla del lavoro svolto dalla Farnesina
Kazakistan Rientra in Italia la moglie dell’ex oligarca Mukhtar Ablyazov. Libera su cauzione, impegnandosi la casa kazaka. Presto l’incontro con la ministra Bonino per ringraziarla del lavoro svolto dalla Farnesina
Alma Shalabayeva e sua figlia Alua sono di nuovo in viaggio verso Roma dove ieri sera erano attese – mentre andavamo in stampa – a bordo di un volo di linea partito da Astana. Finalmente libera di poter lasciare il Kazakistan dopo il pagamento di una cauzione, la moglie dell’ex oligarca e controverso dissidente kazako Mukhtar Ablyazov ha deciso di rientrare in Italia, da dove era stata espulsa con un rocambolesco blitz militare il 31 maggio scorso, come segnale di riconoscenza per il fondamentale ruolo che la Farnesina ha avuto negli ultimi mesi, nella trattativa per il suo rilascio. Non si sa ancora se e per quanto tempo la signora Shalabayeva rimarrà nel nostro Paese ma è quasi certo che incontrerà presto, forse nelle prossime ore, la ministra Emma Bonino.
«La Farnesina – aveva detto la titolare degli Esteri alla vigilia di Natale – ha continuato a lavorare anche dopo che si sono spenti i riflettori, cosicché la riconquista della libertà di movimento della signora Shalabayeva chiude un cerchio aperto con il provvedimento di revoca dell’espulsione del 12 luglio». E in effetti le pressioni del nostro governo hanno convinto le autorità kazake a riconsegnare nuovi passaporti alla moglie dell’ex banchiere e alla sua figlioletta di un anno, come ha confermato lo stesso portavoce del ministero degli Esteri kazako, Zhanbolat Usenov. Shalabayeva comunque ha dovuto pagare una cauzione per annullare l’avviso di restrizione impostole. E il prezzo non è stato basso: secondo fonti della Farnesina, in pegno ha dovuto lasciare la casa di proprietà in Kazakistan. Ma ora potrà muoversi attraverso l’Europa o raggiungere perfino la Svizzera, dove risiede per motivi di studio la sua figlia primogenita, grazie al visto Shengen che le è stato consegnato lunedì scorso da un incaricato d’affari della Farnesina che ha poi accompagnato le due donne da Almaty fino ad Astana, dove sono rimaste ospiti della nostra ambasciata fino alla partenza di ieri. Ed è proprio dalla sede dell’ambasciatore italiano in Kosmonavtov Street, ad Astana, che martedì scorso è partita la telefonata con la quale Alma Shalabayeva ha ringraziato personalmente Emma Bonino. Ora, ha affermato la ministra degli Esteri che nei mesi scorsi aveva scritto sulla vicenda una lettera al suo omologo kazako, «dobbiamo riallacciare in qualche modo i rapporti tra Italia e Kazakistan dopo un periodo prolungato di freddezza».
Un gelo che è calato tra i due Paesi nel periodo successivo al 31 maggio scorso, giorno in cui le due donne sono state espulse da Roma. Due giorni prima c’era stato il rocambolesco blitz notturno che ha visto una cinquantina di uomini delle nostre forze dell’ordine mobilitata per l’irruzione nella villa di Casal Palocco dove risiedevano in quel periodo Mukhtar Ablyazov e la sua famiglia. «Le autorità italiane hanno ammesso che l’operazione è stata condotta in modo irregolare dato che il premier, i ministri della Giustizia, dell’Interno e degli Esteri non ne erano a conoscenza», ha affermato il portavoce del ministro degli Esteri kazako, Zhanbolat Usenov. L’ex oligarca Ablyazov, marito della signora Shalabayeva, è stato poi arrestato in Francia, a Cannes, il 31 luglio scorso ed è ora detenuto a Aix-en-Provence: su di lui pende una richiesta di estradizione da parte del Kazakhstan, della Russia e dell’Ucraina.
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