La corsa solitaria del Napoli, il ritorno della Juventus, l’arrivo dei Mondiali, al via tra meno di dieci giorni. La Serie A è costretta a fermarsi, si gioca oggi e domani, poi spazio alla discussa Coppa del Mondo in Qatar senza la nazionale italiana, che si trova fuori dalla competizione iridata per la seconda volta in fila. Sarà un lungo periodo di astinenza per gli appassionati allergici ai Mondiali, il campionato italiano torna addirittura tra 50 giorni, con la 16esima giornata, il 4 gennaio. Mai c’è stata una sosta così prolungata, d’altronde mai i Mondiali sono stati collocati in inverno. Il potere dei dollari ormai segna i destini del pallone: la Premier League tornerà in campo appena una settimana dopo la fine dei Mondiali, la Bundesliga, complice la sosta invernale, farà il suo ritorno il 20 gennaio. Praticamente, comincerà una nuova stagione, sul modello del campionato argentino, con l’Apertura e il Clausura. Nel frattempo i club si stanno organizzando con lunghe tournée tra Turchia, Malta, Stati Uniti, periodi di allenamento e qualche amichevole a temperature miti, per preservare i muscoli e le buone intenzioni. Mai come stavolta sarà determinante l’apporto dei preparatori atletici, chiamati a tenere sulla corda gli atleti non convocati ai Mondiali. Si tratta di un salto nell’ignoto per tutti, le insidie dei Mondiali, il peso post competizione nella mente e nelle gambe dei calciatori.

MA L’ULTIMO weekend prima del letargo potrebbe dare un’ulteriore assestamento alla classifica. Il Napoli oggi (ore 15) con l’Udinese prova ad andare oltre quota 40 punti, scavando ancora di più un canyon con le avversarie. Forse senza il georgiano Kvaratskhelia, ancora sofferente alla schiena, di sicuro con il totem Osimhen, gli uomini di Spalletti dopo tre fantastici mesi di gol e vittorie cercano di dare solidità alla fuga, approfittando delle incertezze mostrate nell’ultimo periodo da Milan, Inter, Roma. Per la definizione del distacco alla sosta arriva una partita decisiva, Juventus-Lazio. I bianconeri arrivano da cinque successi consecutivi senza prendere gol, continuano a balbettare, giocano male. Ma producono punti, dopo tanti sbandamenti viene applicata la dottrina Allegri, che in Champions League ha prodotto un’eliminazione rovinosa, ma potrebbe bastare per un posto finale tra le prime quattro, in attesa del rientro post Mondiali di Pogba, Di Maria, Chiesa, gli assi dal mazzo del tecnico livornese. Ma dovrà essere Maurizio Sarri, ormai stratega della Lazio seconda in classifica (due punti in classifica davanti ai bianconeri) a concedere strada alla Juve, in una partita (domani ore 20,45) che potrebbe lasciare strascichi a chi perde, complice la lunga pausa, anche se la lotta per un posto nel quartetto di testa è decisamente aperta a tutti. Ovviamente al Milan campione in carica (domani alle 18 con la Fiorentina) e anche alla Roma di Mourinho (domani alle 15) contro il Torino di Juric, che sta salendo di tono dopo un inizio assai complesso.