Regina del punk tedesco anni ’80, la variopinta ed eclettica Nina Hagen è tornata con un nuovo album, dal titolo Unity, a distanza di undici anni dal precedente Volksbeat. Radicale e ribelle per natura, la cantante di Smack Jack conferma la sua personalissima ricerca musicale grazie a dodici tracce che spaziano dal dub al rock senza soluzione di continuità. Aperto dalla bizzarra sinfonia funk hip-hop Shadrack, Unity viaggia spericolato non solo nei generi musicali ma anche nelle tematiche, specialmente di natura sociale e politica. Come nella toccante title track, scritta insieme a George Clinton dei Funkadelic, dedicata alla memoria di George Floyd e la cover pimpante di 16 Tons, il super classico di Merle Travis che negli anni ’40 denunciava la condizione drammatica dei minatori del Kentucky. In questa complessa trama di suoni e stili, verso la fine arriva perfino una cover in tedesco di Blowin’ in the Wind di Bob Dylan, svetta in tutta la sua potenza l’inconfondibile voce di Nina che, con estrema naturalezza, passa dall’operistico al demoniaco. Alternando urla frenetiche a pacati soliloqui di stampo biblico che regalano al disco un’originalità e uno sprezzo del pericolo assolutamente da lodare.