Senti il flow di J.S.P.
Note sparse La crew romana in «Lotto con me stesso» torna alle radici del rap
Note sparse La crew romana in «Lotto con me stesso» torna alle radici del rap
Tornare indietro per andare avanti e rinnovare, radicato nel rap dei 90 ma con le contaminazioni e le suggestioni del jazz e del funk che accarezzano o spingono il flow. È il disco Lotto con me stesso della crew romana J.S.P. (acronimo di Je so’ pazzo) che riesce a farci attraversare un’atmosfera metropolitana, newyorkese, moderna e fluida. Scratch di DJ Myke e di Deva, certo, ma la parte strumentale con la batteria di Stefano Mazzucca, il basso di Luigi Russo e il sax affidato a Andrea Fusacchia, e poi chitarra (Tre uomini e una gamba) e tromba fanno realmente la differenza. Pezzi come 1,25, Per o la title track, sono dimostrazioni di come con la ricerca e quindi l’apertura verso generi solitamente fuori dall’orbita dell’hip hop, si può ottimizzare un dialogo strutturato, ibrido e mai banale. Nelle 12 tracce la voce di Alessandro Ciabattoni, alias SillaMandria, entra puntuale nei vari registri, mantenendo sempre la carica con metriche dure e ragionate. Un bel disco trasversale musicalmente ed emotivamente, non limitato ai riferimenti generazionali.
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