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Senti come suonano bene le Dolomiti…

Senti come suonano bene le Dolomiti…Dave Douglas

Musica Fino al 28 agosto concerti e eventi tra le montagne del Trentino. Kermesse che ha ospitato nei giorni scorsi una singolare performance del sassofonista americano Dave Douglas

Pubblicato più di 10 anni faEdizione del 5 agosto 2014

Ogni estate, in Trentino, e da vent’anni, si suona in quota sulle montagne più belle dell’arco alpino, le Dolomiti (dal 2009 patrimonio dell’Unesco). Festival unico nel suo genere avvicina non soltanto un pubblico amante della musica e della montagna, ma apre nuove strade ad artisti liberi di vivere e condividere una nuova esperienza e in diretto contatto con il pubblico e la natura.

Anche quest’anno, il ricco cartellone del festival copre un lungo periodo (dal 29 giugno al 28 agosto, pensato anche per valorizzare la ricchezza naturalistica della montagna «minore»), musicisti di fama internazionale che attingono da diversi linguaggi armonici, (classica, jazz, d’autore e pop) si incamminano insieme al pubblico verso luoghi da scoprire ed osservare in silenzio lungo il percorso a volte impervio, che precede l’arrivo in vetta.

La kermesse è affidata alla direzione artistica di Chiara Bassetti e Paolo Manfrini, e organizzata dall’Assessorato provinciale all’agricoltura, foreste, turismo e promozione e da Trentino Turismo e Promozione, con Apt d’ambito, Consorzi Turistici e Pro Loco, numerosi soggetti pubblici e privati del territorio. Cartellone ricco di novità,come la performance proposta da Mario Brunello e i componenti del Signum Saxophone Quartet, insieme hanno percorso le gallerie e i camminamenti che costeggiano il monte Pasubio, uno dei luoghi maggiormente segnati dalla Grande Guerra.

E poi il trekking intitolato Arte a pedali, in cui i «ciclomusicisti» Daniele di Bonaventura, Carlo La Manna, Elias Nardi, Corrado Bungaro, hanno pedalato insieme ai partecipanti, compiendo un tour in mountain bike di 120 km lungo il percorso Dolomiti Brenta. Al concerto finale a Malga Movlina si è poi aggiunto il trombone di Gianluca Petrella.

Anche Paolo Fresu ha partecipato al trekking, tra i rifugi del Catinaccio e del Sassolungo (Dolomiti di Fassa), componendo per l’occasione 12 brani per chitarra e quartetto d’archi. Proseguendo con la rassegna, i concerti del mese di luglio, tutti all’insegna della ricerca sonora e compositiva, hanno coinvolto due star del jazz americano: Regina Carter e Dave Douglas. La violinista insieme al suo ensemble, ha presentato l’ultimo progetto intitolato Southern Confort; le profonde radici culturali della musica afroamericana trovano in Regina Carter una perfetta interprete e tramite.

La ricerca espressamente timbrica intrisa nell’idioma anche di musica europea, si è palesata nella scelta degli strumenti che hanno completato l’ensemble (fisarmonica, contrabbasso). Il repertorio proposto ha spaziato tra work-song, musica folk americana, virtuosismi in stile ragtime che scivolavano agilmente sulle corde del violino sempre in dialogo con la fisarmonica, il blues ed ovviamente patternimprovvisati che si sono persinello spazio circostante (Monte di Mezzocorona, Piana Rotaliana) e nel vento.

Invece, il trombettista Dave Douglas accompagnato dal giovanissimo e talentuoso trombonista Andy Clausen e i due fratelli Chet e Jim Doxas rispettivamente al sax e alla batteria, ha scelto di esibirsi in una performance tutta pensata per stupire il pubblico.
Il ricco fraseggio costruito dai musicisti in interplay ha spesso attinto al primo dixieland, passando per l’hard bop ed il new-bop. Inoltre, gli artisti (che avevano scelto di esibirsi in acustico), hanno pensato bene di sorprendere il pubblico passeggiando e disegnando nuove traiettorie sonore, giocando con l’acustica del meraviglioso teatro naturale (laghi di Bombasèl, Val di Fiemme). Non ha deluso Youssou N’Dour; il groove dell’ensemble in stile funk e reggae non ha mai dimenticato la poliritmia proveniente dalla musica tradizionale africana.

Suggestiva la performance di danza che ha accompagnato i ritmi maggiormente legati alla tradizione musicale senegalese. Forse, un concerto di tale rilevanza (anche per i numerosi componenti dell’ensemble), e di grande impatto sonoro per l’amplificazione utilizzata, ha in questo caso sovrastato la bellezza del paesaggio circostante, ma sicuramente non deluso le aspettative del pubblico. Tanti i nomi di richiamo in cartellone sino al 28 agosto: Uri Cane, i virtuosi italiani con Gianluigi Trovesi, Paola Turci, Marina Rei, Paolo Jannacci, Arisa, Mauro Pagani, Kassé Mady Diabaté, Ginevra di Marco.

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