Sempre ribelli: quando il rock non si ferma mai
Note sparse Nuovo disco e relativo tour per la band, che nonostante i 34 anni di attività non si fermano mai
Note sparse Nuovo disco e relativo tour per la band, che nonostante i 34 anni di attività non si fermano mai
Nuovo disco e relativo tour. I Punkreas, nonostante i 34 anni di attività non si fermano mai. Se in pandemia si erano inventati uno spettacolo e un disco acustico ora tornano a far ruggire le chitarre distorte e le grida punk. Cippa, Paletta, Noise, Gango e Endriù scandiscono il tempo dei nostri giorni cantandone limiti e speranze con lo sguardo di padri e non più giovani ribelli con Greta Thumberg e i/le Friday For Future come riferimenti possibili. Electric Deja-Vu è l’undicesimo album di inediti della band di San Lorenzo di Parabiago. Raphael e Giancane sono i due ospiti del disco e hanno scritto a quattro mani Dai Dai Dai (Giancane) e Disagio (Raphal) fondendosi e colorando con altre tonalità il Punkreas Sound. «Alcune canzoni abbiamo iniziato a scriverle già due anni fa durante il covid» dice Paletta «poi, logicamente, le abbiamo aggiornate all’oggi. Insomma la pandemia ci ha permesso di vedere il mondo in maniera più ampia. Di fatto è uscito un concept album dove mostriamo come la storia tristemente, tende a ripetersi. Da qui il Deja-Vu nel titolo. Ci abbiamo aggiunto Electic per distanziarci un po’ da Funny Goes Acustic registrato durante fase acuta del covid e celebrare il ritorno alle chitarre distorte».
«ELECTRIC DEJA-VU» ha tenuto lo stesso gruppo di lavoro del precedente e così i cinque alfieri della più longeva Punk-Rock band d’Italia si sono spostati allo Spazio211 di Torino dove mutuando quanto fatto dai Beatles hanno registrato «al contrario» partendo dalle voci e finendo con la batteria. Un modo diverso di lavorare che ha reso meno routinario il lavoro in studio di registrazione e dato una centralità alle linee vocali mai ascoltato prima. L’ultima traccia di Electric Deja-Vu, ovvero, la rivisitazione in chiave elettrica del singolo che aveva anticipato l’uscita di Funny Goes Acustic, Il Prossimo Show segna in maniera inequivocabile la continuità tra i due lavori. «La versione acustica de Il Prossimo Show suonava molto malinconica» dice il bassista dei Punkreas «era giusto farla risentire in maniera power per far capire una volta di più che ora si ricomincia a rockeggiare alla grande nonostante molte scelte della politica durante la pandemia non siano state capaci di tutelare un settore, come quello dello spettacolo, e oggi ci troviamo non solo con meno professionisti e professioniste a lavorare ma anche con meno spazio dove suonare».
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