Per involontaria ironia della sorte non c’è nulla di meno semplice, nel percorso a ostacoli che metterà alla prova la politica economica del governo nelle prossime settimane, del decreto battezzato «Semplificazioni». Si comincia a votare oggi in commissione al Senato. Gli emendamenti arrivati sono circa 2800 oltre metà dei quali presentati non dall’opposizione ma dalla maggioranza. Non potrebbe darsi segnale più chiaro di quanto profondo sia il dissenso interno alla stessa maggioranza in materia, al punto che una decina di giorni fa la capogruppo di Leu Loredana De Petris era stata caustica: «Quel decreto andrebbe ritirato». SE NON A FARLO...