Sekiro o dell’equilibrio, quello interiore, che ci serve per andare oltre la sua micidiale difficoltà, perché spazientirsi, inveire, perdere la concentrazione per un moto d’ira dopo l’ennesima sconfitta significa che la nuova opera di Hidetaka Miyazaki ci ha già battuto e non abbiamo speranza alcuna di sopravvivere alle sue trappole mortali. Ma non lasciate ogni speranza, voi che vi accingete a sfidare quello che è il videogame più puro e colloquiale del creatore di Dark Souls, proprio perché si tratta di un dialogo intimo e propedeutico tra autore e giocatore: Sekiro non è così ostico come può apparire, come le...