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Secondo assi orizzontali e verticali

Jazz Track Un album sonda il presente, un altro compendia «quasi 60 anni di musica». Due dischi di cui s’è già detto su queste pagine ma che giova ribadirne il valore. People […]

Pubblicato 9 mesi faEdizione del 27 gennaio 2024

Un album sonda il presente, un altro compendia «quasi 60 anni di musica». Due dischi di cui s’è già detto su queste pagine ma che giova ribadirne il valore. People (Dodicilune) del sassofonista Roberto Ottaviano e Kaleidoscopic Rendez-Vous (AlfaMusic) del batterista-percussionista Giampaolo Ascolese indagano repertori secondo assi orizzontali e verticali. In People il sopranista Ottaviano propone «live» il suo stabile 5tet Eternal Love, con Marco Colonna (clarinetto basso), Alexander Hawkins (piano), Giovanni Maier (contrabbasso) e Zeno De Rossi (batteria).

È uno dei più originali organici d’oggi, gruppo dal respiro europeo, strepitoso «nella combustione che si crea con il pubblico», a cui titolo e album stesso sono dedicati. Il sassofonista è compositore di 5 brani su 8, con nette caratterizzazioni timbrico-ritmico-tematiche: Mong’s Speakin’ ha l’esuberanza dell’evocato trombettista Mongezi Feza; Hariprasad sfrutta le notevoli doti improvvisative dei singoli (dedica al flautista indiano H. Chaurasia); Callas è un inconsueto, sofferente ritratto della star lirica; Niki gioca sulla velocità; Ohnedaruth guarda a Coltrane con la lente anglosudafricana dell’Elton Dean 4tet.

Il primo e l’ultimo titolo (di Nikos Kypourgos e Rodrigo Manhero) aprono le porte al dolore e alla dolcezza, mentre il titolo di M. Mengelberg è colmo di ironia e cabaret. Essere jazzisti europei oggi, di lunga e cosmopolita memoria. Ascolese (batterista, compositore, suonatore di vibrafono, marimba, xilofono, glockenspiel) vuole con Kaleidoscopic Rendez- Vous fare un compendio di tutto quello che ha imparato in quasi 60 anni di musica (dal jazz al pop). Dispone, nel cd prodotto per AlfaMusic, i brani in ordine cronologico utilizzando pezzi editi, appositamente registrati, live inediti. Il batterista ripercorre così carriera e progetti in una significativa tranche del jazz in Italia 1981-2022.

Importanti sono la dedica alla compagna Marie Reine Levrat (ispiratrice e pittrice; suoi copertina e disegni) scomparsa nel 2020, e all’amico batterista Tonino Di Pasquale, morto di tumore. Parte del crowfunding è infatti donato all’ass. KirArt Ets per il sostegno alla ricerca sui tumori rari. «Considero – dice Ascolese – che l’attività del musicista debba essere solo parallela ad un’azione umanitaria». Si ascoltano Sal Nistico 4tet, Nicola Arigliano 4tet, Isoritmo, Spirale, M. Melillo Bopcentric Trio, Good Vibes, Gerardo Iacoucci, My Heart for Art, trio con P. Caporello e M. Ascolese. Chiude l’album un toccante È quasi l’alba, con Giampaolo che canta per Marie Reine.

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