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Se riparte l’incendio finanziario

Nuova finanza pubblica Nel vecchio continente è scaduto il tempo delle dichiarazioni ad effetto di Draghi. E le scelte sono tutt’altro che dirompenti
Pubblicato quasi 10 anni faEdizione del 30 ottobre 2014
I crolli e i parziali rimbalzi borsistici insieme agli andamenti degli spread da qualche giorno ci ricordano quanto il contesto economico globale sia ancora fragile. Addossare tutta la responsabilità alla Grecia, come se non fossero note da tempo le difficoltà elleniche o le sue scadenze elettorali, risulta perlomeno riduttivo. Poco credibile come unica spiegazione è anche la notizia del calo delle vendite al dettaglio Usa (-0.3%). Perlomeno occorre aggiungere che l’Europa vive una stagnazione profonda, Germania compresa, e che i paesi emergenti continuano a pagare un prezzo per un modello di sviluppo incentrato sulle esportazioni verso occidente. Sono mesi che...
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