Dopo giorni e notti di paura nel campo profughi di Maghazi, Ahmad Andrea al Dowi, giovane avvocato palestinese naturalizzato italiano ha avuto ieri, durante la “finestra umanitaria” di sette ore concessa da Israele, qualche attimo per respirare, assieme alla moglie e al figlioletto di pochi mesi. E’ uno sfollato come tutti gli altri. A Gaza sotto le bombe i titoli di studio, la cultura, le buone maniere non contano, o almeno non contano ora. Tutti uguali davanti ai cannoni dei carri armati. Ricchi e poveri, uomini e donne, palestinesi e occidentali, come ha dimostrato l’uccisione di giovane volontario britannico due...