Sono molti, forse troppi i libri che, a distanza ravvicinata o persino ravvicinatissima, hanno tentato di raccontare cosa ha rappresentato la pandemia per noi. Anche diversi poeti, nelle raccolte uscite nell’ultimo paio d’anni, hanno provato a tematizzare, a interrogare il buco nero in cui siamo tutti precipitati, uscendone forse – come scrive Fabio Pusterla in un verso del suo recente Tremalume (Marcos y Marcos) – persino «più famelici» di prima. Pochi libri, però, hanno la forza e la perentorietà dei Sonetti del giorno di quarzo di Aldo Nove (Einaudi, pp. 384, euro 17), una corposa raccolta di poesie di uno...