Se la vecchia strada di casa è troppo rassicurante
Note sparse Torna Van Morrison con «The Prophet Speaks», ma le canzoni del nuovo disco non graffiano come dovrebbero
Note sparse Torna Van Morrison con «The Prophet Speaks», ma le canzoni del nuovo disco non graffiano come dovrebbero
La vecchia e rassicurante strada di casa. Quella che si può percorrere di nuovo, in qualsiasi momento. Magari dopo averne conosciuto la direzione in gioventù e che può risultar comoda in vecchiaia. Van Morrison decide che il cammino da intraprendere per l’ennesimo capitolo della sua chilometrica discografia, è il blues. Scelta non nuova, come testimoniano i tre precedenti album, Roll With The Punches, Driving Me Crazy e Versatile, andati in stampa tra settembre 2017 e aprile 2018. Certo è che in questo The Prophet Speaks, l’aderenza al mondo del Chicago Blues dell’età aurea, si palesa con vigore. Delle quattordici tracce presenti, sei sono autografe mentre il resto attinge da autori di peso, uno su tutti W. Dixon con la ben nota e purtroppo, qui eseguita con poco mordente, I Love The Life I Live. Stessa sorte per Gotta Get You Off My Mind, di S. Burke. Ad accompagnare l’irlandese è il sempre bravo Joey DeFrancesco presente con la sua intera band. Fortunatamente a rialzare le sorti di un album altalenante, giungono i due ottimi slow Teardrops e Ain’t Gonna Moan No More ed il sound West Coast di Got To Go Where The Love Is e Gonna Send You Back To Where I Got You From.
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