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Se la retorica è molto tossica non si può rimanere buonisti

L'intellettuale pubblico. Andrea Camilleri aveva attaccato le politiche razziste del governo. Aveva detto «non in mio nome» contro gli sgomberi dei migranti, contro i rigurgiti neofascisti e le politiche persecutorie nei confronti degli oppressi.Non erano affatto le parole di un buonista, come le retoriche tossiche dei nostri giorni descrivono chi si rifiuta di arruolarsi tra i carnefici. Uno che scrive gialli pieni di cadaveri come può essere un buonista?
Se la retorica è molto tossica non si può rimanere buonisti
L'intellettuale pubblico. Andrea Camilleri aveva attaccato le politiche razziste del governo. Aveva detto «non in mio nome» contro gli sgomberi dei migranti, contro i rigurgiti neofascisti e le politiche persecutorie nei confronti degli oppressi.Non erano affatto le parole di un buonista, come le retoriche tossiche dei nostri giorni descrivono chi si rifiuta di arruolarsi tra i carnefici. Uno che scrive gialli pieni di cadaveri come può essere un buonista?
Pubblicato quasi 3 anni faEdizione del 18 luglio 2019
Alberto Prunetti
Pubblicato quasi 3 anni faEdizione del 18 luglio 2019
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