Ha avuto mille vite l’imponente Palazzo dell’Agricoltore di Parma. Ma la sua lunga storia ha ancora diversi capitoli «in scrittura» e non si è impigliata intorno al progressivo abbandono delle sue funzioni primarie. Nato nel 1939 come creatura dell’architettura razionalista e intitolato alla realtà rurale esaltata dall’Italia stretta nella morsa del fascismo, oggi torna in scena come polo di attrazione di una città, dalla terrazza fino al bunker sotterraneo scavato durante i bombardamenti della seconda guerra mondiale. E nell’idea di due gruppi imprenditoriali come Davines e Chiesi, che hanno acquisito l’edificio, a partire dal 2023 potrà assicurare un «rifugio» di...